Natale, arriva la tredicesima per 756mila abruzzesi

9 Dicembre 2025

Buste paga più pesanti a dicembre, la Cgia: «Ripartono i consumi delle famiglie». Il maggior numero di beneficiari a Chieti: 229mila tra dipendenti e pensionati

PESCARA. È tempo di tredicesima per 756.715 abruzzesi, tra dipendenti e pensionati. In questo mese di dicembre le buste paga e le pensioni di 36 milioni di italiani sono più pesanti. E la previsione è che, con più soldi a disposizione per Natale, i consumi delle famiglie tornino a crescere.

In Abruzzo, il maggior numero di beneficiari della tredicesima si trova in provincia di Chieti con 229.510 persone; a seguire Teramo con 179.353, Pescara con 176.547 e L’Aquila con 171.305. A fare i conti è l’Ufficio Studi della Cgia di Mestra: «La gratifica natalizia non “premierà” solo i pensionati, gli operai e gli impiegati, ma rappresenterà un significativo introito anche per l’erario, con un gettito Irpef stimato in 13,8 miliardi di euro. Di conseguenza», dice l’analisi, «al lordo delle imposte, l’Inps, le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati per onorare il pagamento delle tredicesime dovranno sostenere un impegno economico complessivo pari a 55,9 miliardi di euro. Cosicché, al netto delle imposte, nelle tasche degli italiani arriveranno ben 42 miliardi di euro».

A livello geografico, la provincia d’Italia che presenta il più alto numero di percettori della tredicesima mensilità è quella di Roma: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone interessate sono 2,75 milioni. Seguono Milano con 2,48 milioni, Napoli con 1,42 milioni di beneficiari e Torino con 1,4 milioni di persone.

Una novità introdotta quest’anno riguarda il “bonus mamme” erogato a dicembre alle lavoratrici dipendenti o autonome con due o più figli a carico e con un reddito annuo inferiore a 40mila euro. «L’importo, corrisposto una tantum, è pari a 40 euro per ogni mese lavorato nel 2025 e non potrà superare i 480 euro», dice la Cgia, «inoltre, anche per l’anno in corso è confermata l’erogazione a dicembre di un bonus di quasi 155 euro ai pensionati Inps over 64 con redditi molto bassi. Per beneficiare di tale contributo, gli aventi diritto devono percepire una pensione annua non superiore al trattamento minimo Inps, fissato a 7.844,20 euro. Tale limite deve essere relazionato al reddito complessivo del pensionato, sia esso singolo o in coppia, che deve rientrare in specifiche soglie stabilite dalla normativa vigente».

Secondo le stime della Cgia, l’arrivo della tredicesima dovrebbe portare a un tradizionale aumento di spesa: «Visto l’andamento dei consumi delle famiglie registrato nella prima parte dell’anno, si stima che, rispetto all’anno scorso, l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali di Natale rimanga stabile e pari a circa 10 miliardi. Un importo che rispetto a 10 anni fa si è comunque ridotto di circa un terzo. Come mai? In primo luogo», dice la Cgia, «perché tantissimi italiani, approfittando del Black Friday, anticipano verso la fine di novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero. In secondo luogo, perché in questi ultimi anni le famiglie hanno diminuito il budget destinato agli acquisti “accessori” e ciò ha comportato un calo della spesa per i doni natalizi».

E allora, in base alla classifica della Cgia, «anche quest’anno, i generi alimentari e le bevande alcoliche dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più acquistato; seguono i giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento e le scarpe, i viaggi, i soggiorni nelle spa e gli articoli per la cura della persona. Non c’è alcun dubbio che anche i cosiddetti regali “digitali” saranno tra i più gettonati».