Novecento euro l’anno: le spese in famiglia per assistere cani e gatti

Due abruzzesi su tre ne possiedono uno. Sono in crescita le assicurazioni. Metà budget è destinato alle cure veterinarie, ritenute indispensabili
L’AQUILA. Settantacinque euro al mese: è questa la cifra che, in media, le famiglie destinano alla cura dei propri animali domestici. Quasi novecento euro l’anno, un impegno economico che racconta meglio di qualsiasi parola la profondità del legame con i loro amici a quattro zampe. Quasi la metà del budget è assorbita dalle spese veterinarie, considerate indispensabili per garantire salute e benessere ai propri compagni di vita. Ma cresce anche il fenomeno delle polizze assicurative dedicate agli animali, segno che il pet non è più solo una presenza affettuosa, ma un vero membro della famiglia. Sebbene non esistano dati ufficiali sul numero complessivo di famiglie con animali in Abruzzo, un indicatore significativo arriva dai cani registrati all’anagrafe.
Nel 2022, secondo l’Oipa, nella regione risultavano 307.907 cani microchippati, un numero in costante crescita che riflette un legame ormai radicato. A livello nazionale, l’istantanea è altrettanto chiara: secondo una recente indagine dell’Osservatorio sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma, due abruzzesi su tre vivono con un cane o un gatto. Una presenza che comporta impegno e spese: crocchette selezionate, giochi, cucce imbottite, integratori, antiparassitari e farmaci. La vita con un animale domestico è diventata una voce significativa del bilancio familiare, tanto che un proprietario medio spende 75 euro al mese, mentre quasi uno su quattro supera i 100 euro. Su base annua, la spesa raggiunge i 900 euro, di cui 379 euro dedicati esclusivamente alla salute.
Il veterinario è ormai una figura stabile nella quotidianità dei proprietari di animali. Nell’ultimo anno, l’86% dei pet è stato portato almeno una volta in visita, e per il 21% degli animali il check-up è diventato un appuntamento fisso ogni due o tre mesi. Le motivazioni principali? I controlli di routine (62%), le vaccinazioni (53%) e la richiesta di consigli sul benessere (27%). Seguono le terapie per malattie croniche (19%) e gli interventi chirurgici (10%). Dati che dimostrano come la salute degli animali venga ormai considerata una priorità, al pari di quella dei familiari. Accanto a cibo e cure veterinarie, cresce il nuovo capitolo del pet care assicurativo.
Oggi più della metà degli italiani (53%) conosce le polizze dedicate agli animali, e il 22% ne ha già sottoscritta una. Tra questi, ben l’84% consiglierebbe l’esperienza ad amici e parenti. Anche chi non ha ancora una copertura mostra interesse: il 58% afferma di poterla valutare entro i prossimi dodici mesi. Sul fronte dei costi, il 51% dei proprietari è disposto a spendere tra 100 e 200 euro l’anno, mentre il 22% sarebbe pronto a superare i 200 euro. Le richieste più frequenti riguardano rimborsi completi delle spese veterinarie (47%), tariffe agevolate (38%), ma anche servizi aggiuntivi come la reperibilità di un veterinario 24 ore su 24 (28%) e prestazioni a domicilio (21%). Un segnale chiaro di quanto la cura del proprio animale sia percepita come una responsabilità condivisa e continuativa.
Oltre i numeri e le percentuali, ciò che emerge con maggiore forza è il valore affettivo del rapporto con cani e gatti. Gli italiani li considerano una presenza insostituibile, parte integrante della famiglia e della quotidianità. Per questo, ogni spesa – che si tratti di una cuccia nuova, di una visita di controllo o di una polizza assicurativa – non viene vissuta come un sacrificio, ma come un atto d’amore. Prendersi cura del proprio animale significa investire in una relazione che restituisce compagnia, serenità e affetto incondizionato. Un legame che, come confermano le cifre, non ha prezzo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
