Nuovi alloggi anche per gli sfrattati

I criteri approvati in consiglio fanno tuonare l’opposizione.

L’AQUILA. Anche le famiglie che alla data del 6 aprile si trovavano sotto sfratto potranno presentare la domanda per avere una casa antisismica. E’ la novità emersa dalla deliberazione approvata dal consiglio comunale, che contiene criteri e punteggi per l’assegnazione dei moduli abitativi provvisori del progetto Case. La delibera ieri è approdata negli uffici della Protezione civile per l’eventuale via libera. Criteri e valutazioni sono infatti puramente indicativi per la Protezione civile che può recepire la deliberazione con un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri. Lo staff di Bertolaso è già all’opera, ma il provvedimento approvato non è esente dalle critiche di parte dell’opposizione. «I criteri di assegnazione sono uno schiaffo ai nostri concittadini», tuonano i consiglieri del Movimento per le autonomie che, insieme ai colleghi Roberto Tinari (Dca) e Gino Di Carlo (gruppo misto), annunciano la nascita del comitato «L’Aquila agli aquilani», a difesa dei principi di proprietà e residenza stabile nel capoluogo.

Del resto, il provvedimento, accanto ai 19 voti favorevoli (Pd, Sd, Psi, Idv), ha registrato 8 voti contrari (La Destra, Rifondazione, Udc, Mpa, An, Dca, Liberaldemocratici oltre allo stesso consigliere Gino Di Carlo, del gruppo misto), mentre si è astenuto il consigliere Luigi Faccia, di L’Aquila città unita. Il criterio per gli affittuari oggetto di sfratto è tra i primi ad essere oggetto di contestazione. «Questa sinistra vuole fare della proprietà un concetto meramente teorico», esordisce Roberto Tinari, «tra i difensori più energici dell’aquilanità. I consiglieri del Mpa, tra cui Luigi Di Luzio ed Emanuele Imprudente, spalleggiati dal coordinatore cittadino, Corrado Ruggeri, puntano il dito sulle graduatorie. A partire dai punti assegnati ai più piccoli: 4 punti per bambini fino a 5 anni, 3 per ragazzi fino a 16 anni e 2 per ogni adolescente (da 17 a 19 anni) con 1,5 punti per ogni iscritto all’università nel nucleo familiare. «Le famiglie aquilane», incalza Ruggeri «hanno una media di 1,3 bambini a nucleo.

Con questi criteri si assegnano punti a quelle che hanno tanti bambini, spianando la strada agli stranieri». Punti previsti per gli anziani over 75 (1,5 punti), mentre per gli over 85 i punti arrivano a 2. Contestualmente, la delibera prevede 5 punti per persone con handicap grave e 1 punto per componenti invalidi al 100%. A tal proposito il consigliere Adriano Perrotti aveva presentato un emendamento per portare il punteggio di queste categorie a 100, «per essere sicuri che queste persone sarebbero rientrate». Analogamente, i consiglieri di opposizione avevano presentato una serie di emendamenti per far lievitare il punteggio a proprietari e residenti stabili. «Avremmo dovuto fare», incalza Ruggeri «una graduatoria a parte».

A seguito della mediazione consiliare, il regolamento prevede che vengano assegnati 2 punti per residenza stabile nel Comune dell’Aquila per oltre 10 anni, 1 punto per oltre 5 anni, oltre a 2 punti in caso di proprietà dell’abitazione inagibile. Completano la tabella le famiglie con vittime nel sisma (5 punti) e i nuclei con un solo genitore e con figli minori (3 punti). Altro motivo di scontro il principio di coabitazione che consente a persone di nuclei familiari diversi di riunirsi sotto un unico tetto. Si ottiene così un punto per ogni componente. «Qui si costringono», ha detto Di Luzio, «persone che neanche si conoscono ad abitare sotto lo stesso tetto pur di avere una casa.

Si tratta di una delibera ideologica che colpisce una città al cui sviluppo avevano contribuito le forze della stragrande maggioranza dei cittadini aquilani». A tutela dell’insediamento degli affittuari, i consiglieri hanno rilanciato la proposta di realizzare a parte delle casette di legno, assegnando il terreno con mutui trentennali. «La nostra», ha concluso Ruggeri, «non è demagogia. Presentiamo proposte concrete a differenza del sindaco Cialente il quale critica solo l’operato della Protezione civile».