Nuovo gruppo con Nasuti e i delusi del Pdl

L'approdo potrebbe essere Forza del Sud, ma per l'Abruzzo Miccichè nomina la Mazzali
L'AQUILA. Emilio Nasuti fuori da Fli. L'ex vice coordinatore regionale del partito di Gianfranco Fini, defenestrato nella recente assemblea costituente di Milano, non ha ricevuto risposta dai vertici romani sulla richiesta da lui avanzata, oltre una settimana fa, sul suo futuro ruolo. Il consigliere regionale ha così chiuso con il partito dei finiani che in Abruzzo ha contribuito a creare.
Da Roma gli hanno chiesto di attendere ancora, con il risultato che il consigliere di Castelfrentano, tra l'altro in rotta di collisione con il coordinatore di Fli, Daniele Toto, ha cominciato a guardarsi intorno per decidere il nuovo approdo. Al momento è da escludere un suo ritorno nel Pdl. Tra i numerosi contatti avviati, una pista potrebbe rivelarsi quella giusta: la confluenza nel movimento politico Forza del Sud, lanciata dall'ex sottosegretario alle Finanze, Gianfranco Micciché. Con questa sorta di lega del meridione sono in trattative due scontenti del Pdl: Nicolettà Verì e Nicola Argirò. Con Nasuti dentro, Fortza del Sud avrebbe il terzo consigliere e sarebbe possibile costituire subito il gruppo in consiglio regionale.
Ma, nonostante i contatti, il passaggio non è stato ancora sancito. L'approdo potrebbe essere interessante per l'ormai ex finiano perché il movimento è nell'orbita del centrodestra e anche per il suo carattere federalista.
«Mi sto guardando intorno», spiega Nasuti. «Coloro che mi sono al fianco rivendicano una soluzione uguale a quella iniziale con Fli, quando la base aveva un ruolo da protagonista nella realizzazione di un programma e nel costruire un progetto per l'Abruzzo in una ottica federalista».
Intanto, però, Micciché ha scelto una donna come responsabile dell'organizzazione del movimento arancione in Abruzzo. Si tratta di Barbara Mazzali, di Reggio Emilia, giovane imprenditrice nel campo dell'impiantistica per la sicurezza. Comunque, se il movimento dovesse imbarcare anche altri scontenti del Pdl e assottigliare, quindi, i numeri del partito di Berlusconi, allora nel prossimo rimpasto della giunta regionale, previsto per giugno, il presidente Gianni Chiodi potrebbe anche proporre un posto a un membro di Forza del Sud per ancorare il nuovo partito al centrodestra.
Intanto, ieri, Emiliano Di Matteo, ha sciolto la riserva e ha accettato di conservare la sua carica di vice coordinatore del Pdl in consiglio regionale.
L'ufficio di presidenza del gruppo del Pdl, coordinato dal neo coordinatore, Lanfranco Venturoni, ha anche nominato Riccardo Chiavaroli portavoce e Federica Chiavaroli, tesoriere.
«E' la testimonianza di una unità del gruppo mai scalfita», spiega Riccardo Chiavaroli. «Ora non ci sono più scusanti. Bisogna ripartire con una nuova energia sotto la guida di Venturoni che eredita un gruppo ben rodato».
Da Roma gli hanno chiesto di attendere ancora, con il risultato che il consigliere di Castelfrentano, tra l'altro in rotta di collisione con il coordinatore di Fli, Daniele Toto, ha cominciato a guardarsi intorno per decidere il nuovo approdo. Al momento è da escludere un suo ritorno nel Pdl. Tra i numerosi contatti avviati, una pista potrebbe rivelarsi quella giusta: la confluenza nel movimento politico Forza del Sud, lanciata dall'ex sottosegretario alle Finanze, Gianfranco Micciché. Con questa sorta di lega del meridione sono in trattative due scontenti del Pdl: Nicolettà Verì e Nicola Argirò. Con Nasuti dentro, Fortza del Sud avrebbe il terzo consigliere e sarebbe possibile costituire subito il gruppo in consiglio regionale.
Ma, nonostante i contatti, il passaggio non è stato ancora sancito. L'approdo potrebbe essere interessante per l'ormai ex finiano perché il movimento è nell'orbita del centrodestra e anche per il suo carattere federalista.
«Mi sto guardando intorno», spiega Nasuti. «Coloro che mi sono al fianco rivendicano una soluzione uguale a quella iniziale con Fli, quando la base aveva un ruolo da protagonista nella realizzazione di un programma e nel costruire un progetto per l'Abruzzo in una ottica federalista».
Intanto, però, Micciché ha scelto una donna come responsabile dell'organizzazione del movimento arancione in Abruzzo. Si tratta di Barbara Mazzali, di Reggio Emilia, giovane imprenditrice nel campo dell'impiantistica per la sicurezza. Comunque, se il movimento dovesse imbarcare anche altri scontenti del Pdl e assottigliare, quindi, i numeri del partito di Berlusconi, allora nel prossimo rimpasto della giunta regionale, previsto per giugno, il presidente Gianni Chiodi potrebbe anche proporre un posto a un membro di Forza del Sud per ancorare il nuovo partito al centrodestra.
Intanto, ieri, Emiliano Di Matteo, ha sciolto la riserva e ha accettato di conservare la sua carica di vice coordinatore del Pdl in consiglio regionale.
L'ufficio di presidenza del gruppo del Pdl, coordinato dal neo coordinatore, Lanfranco Venturoni, ha anche nominato Riccardo Chiavaroli portavoce e Federica Chiavaroli, tesoriere.
«E' la testimonianza di una unità del gruppo mai scalfita», spiega Riccardo Chiavaroli. «Ora non ci sono più scusanti. Bisogna ripartire con una nuova energia sotto la guida di Venturoni che eredita un gruppo ben rodato».
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