Oltre un milione di euro per l'Automotive

Contributo della Regione con il programma Fesr, coinvolte 65 aziende e due università

PESCARA. Battesimo a Santa Maria Imbaro per il primo polo dell'innovazione collegato alla grande industria metalmeccanica in Abruzzo, con l'apporto di università e centri di ricerca attorno ai colossi Sevel e Honda.

Dopo la firma della convenzione con l'assessorato allo Sviluppo economico, per la concessione del contributo previsto dal Fesr, fa un passo avanti importante il campus Automotive della Val di Sangro. Oggi l'ufficializzazione nella sede della società Iam (Innovazione automotive e metalmeccanica), che è soggetto gestore del programma. «Sarà attivata la concessione di un un contributo per circa 1 milione 178mila euro», spiega il presidente Silvio Di Lorenzo. Ma il battesimo della Iam, società diretta da Raffaele Trivilino, sarà soprattutto l'occasione per conoscere più da vicino i modelli organizzativi e la nascita di un nucleo della ricerca avanzato.

Al Polo di innovazione, realizzato e costituito nel 2010, aderiscono 68 tra grandi e piccole-medie imprese con la partecipazione attiva della facoltà di Ingegneria dell'università dell'Aquila e di Economia della d'Annunzio. Una rete di imprese di rilievo nel quadro dell'economia abruzzese, che vede coinvolte aziende con un fatturato complessivo per 5,9 miliardi di euro, esportazioni pari al 50 per cento circa del totale regionale e 18mila lavoratori. Le altre regioni inserite nel programma sono Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Campania e Basilicata. Credenziali importanti per un Polo che si prefigge di favorire l'innovazione del prodotto e del processo di lavorazione dei materiali. Il tutto con una logica d'impresa diversa dal solito, comunque inedita per una regione come l'Abruzzo.

«Il progetto è stato selezionato dalla Regione nell'ambito del Por Fesr 2007-2013», prosegue Di Lorenzo, «le aziende aggregate potranno beneficiare di aiuti indiretti concessi al gestore del Polo per la messa in comune di attrezzature utili al funzionamento e alle attività di animazione del Polo».

La parola d'ordine è fare squadra, sfruttando un lungo lavoro progettuale che vuole giocare una scommessa strategica sul campus tecnologico, certamente in prima fila nella lista delle priorità indicata dalla Regione. Il costo annuo del Polo Automotive è stimato in circa 440mila euro. Il 50 per cento della somma sarà coperto dai fondi comunitari.

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