Parco, Casalbordino fa la perimetrazione

Il Comune ci ripensa e contende a Ortona e Vasto la sede dell'area protetta

VASTO. Anche Casalbordino fa la sua proposta di perimetrazione e si candida a sede del Parco, insieme a Ortona, Fossacesia e Vasto. Aumentano i contendenti in quella che si prefigura una vera gara per rivendicare un ruolo centrale. Mentre a Vasto si intensificano gli incontri in vista del consiglio comunale di domani, chiamato a deliberare sui confini, Casalbordino torna sui suoi passi e decide di perimetrare.

Il dietrofront del piccolo centro costiero è condensato in un documento del consiglio comunale che, votato da 9 esponenti della maggioranza di centrosinistra e da un rappresentante della minoranza (Alessandro Santoro della lista civica Il Sole), include nel Parco circa 150 ettari di terreni.

«La perimetrazione votata dal consiglio collega le due aree archeologiche esistenti e l'area Sic dei boschi ripariali tramite un corridoio verde che percorre l'area di rispetto ambientale sul fiume Osento», spiega il sindaco di Casalbordino, Remo Bello (Pd), «è una proposta equa e corretta».

Non è tutto: il comune si candida anche a sede del Parco scatenando la reazione della vicina Vasto che è in procinto di inglobare nel perimetro tutta la fascia costiera e una parte del centro storico, tra cui l'antica residenza marchesale di Palazzo D'Avalos che, secondo il sindaco Luciano Lapenna (Pd) potrebbe ospitare la sede del futuro ente parco.

«Penso che sia una discussione prematura», chiosa Bello, ma un suo assessore, Antinoro Piscicelli, presente alla riunione organizzata a Chieti dal Partito democratico ha rivendicato la sede scatenando la reazione delle amministrazioni di altre località che ritengono di essere più «titolate».

«Il comune di Vasto sta discutendo una perimetrazione che include duemila ettari e passa di terreni», precisa il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte (Pd), «basta solo questo dato per far comprendere come la città sia in assoluto la più titolata a rivendicare la sede del Parco».

Domani è in programma il consiglio comunale dopo la fumata nera della precedente seduta. In queste ore la maggioranza di centrosinistra sta cercando di trovare la sintesi al suo interno dove convivono diverse posizioni: da quella di Sel (Sinistra ecologia e libertà) e Rifondazione comunista (che vogliono il Parco il più esteso possibile per bloccare future speculazioni), a quella del Pd e dell'Idv propensi a dei confini più stretti.

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