ROMA

Pedaggi A24 e A25, il Ministero non vuole aumentarli

L'incontro con delegazione dei sindaci e Regioni Abruzzo e Lazio: sospesa la manifestazione di protesta

ROMA. Il ministero delle Infrastrutture non ha intenzione di aumentare i pedaggi delle autostrade abruzzesi A24 e A25: questo è quanto stato comunicato nel corso dell'incontro che una rappresentanza dei comuni di Lazio e Abruzzo ha avuto a Roma, dopo reiterate richieste, sulla gestione di A24/ A25 Roma - L'Aquila - Teramo e diramazione per Torano - Pescara a seguito del loro passaggio da Strada dei Parchi ad Anas.

leggi anche: Pedaggi autostradali, il ministro risponde ai sindaci: "Soluzione in tempi brevi" Dopo la lettera di 116 amministratori di Lazio e Abruzzo, Salvini risponde e assicura il suo impegno

Il comitato dei sindaci ha per il momento sospeso la manifestazione di protesta che era stata organizzata sotto lo stesso Ministero per domani venerdì 10 novembre.

Il Mit in una nota sostiene che drante il vertice «è stata confermata l'intenzione di non aumentare i pedaggi» e che è stata illustrata la nuova pianificazione in ordine al progetto di adeguamento del sistema idrico del Gran Sasso.

All'incontro, coordinato dal consigliere presso la presidenza del Consiglio dei ministri Davide Bordoni hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, l'assessore ai Trasporti della Regione Lazio Manuela Rinaldi, l'amministratore delegato di Anas Aldo Isi, il Commissario straordinario dell'opera Marco Corsini e il Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso Pierluigi Caputi.

SINDACI E AMMINISTRATORI. In serata sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo hanno fatto sapere di aver ribadito nell'incontro le loro richieste: "Riduzione dei pedaggi dal 1 gennaio 2024 (il semplice blocco del pedaggio al 31 dicembre 2017 non è sufficiente), eliminazione del pedaggio nel tratto urbano di Roma, chiarezza sulle scelte relative alla sicurezza e piena condivisione di tutti gli interventi onde evitare che esse abbiano risvolti negativ ". "È stato ribadito il no alle scelte calate dall’alto e dannose per i cittadini", continua la nota: "È stata pretesa, per sospendere il presidio organizzato per il 10 novembre 2023, una data certa per la nuova convocazione del tavolo istituzionale".

Il 12 dicembre sindaci e amministratori dicono che saranno nuovamente al Mit per accertarsi che le loro richieste siano state ascoltate: "Diversamente si tornerà a manifestare ad oltranza". Nei prossimi giorni verranno inviate le richieste di incontro ai Commissari Corsini e Caputi per fissare un incontro sugli interventi di messa in sicurezza. "Oggi", concludono, "ci sono tutte le condizioni affinché le istanze vengano accolte, non verranno accettate soluzioni contrarie alla crescita e al benessere dei territori".