Pensione a 55 anni, pronto l'emendamento Norante

L'ex consigliere regionale chiede la cancellazione della retroattività alza-età: i ricorsi potrebbero mandare al macero l'intera legge che prevede anche il taglio degli stipendi

PESCARA. Eventuali ricorsi contro lo scalone introdotto nella riforma delle indennità e dei vitalizi dei consiglieri regionali (cancellata la pensione baby a 55 anni; pensione con 1 legislatura a 65 anni con anticipo a 60 anni per chi ha almeno due legislature), potrebbe mandare al macero l'intera legge 40/2010 che prevede anche il taglio del 10% degli stipendi dei consiglieri a partire dalla prossima legislatura.

Su questo stanno ragionando i gruppi consiliari, in attesa della memoria che l'ex consigliere del Pdl Antonio Norante, oggi consigliere comunale a Roseto, ha annunciato al presidente del consiglio Nazario Pagano.

La memoria dovrebbe essere firmata da una quindicina di ex consiglieri regionali che si sentono penalizzati dalla retroattività della norma (ci sono consiglieri che hanno fatto la richiesta di pensionamento a 55 anni nel luglio 2010 e sono stati accontentati - 2.269 euro al mese lordi; ma chi lo ha fatto il mese dopo si è visto rifiutare la domanda e dovrà aspettare 5 o 10 anni se ha una sola legislatura sulle spalle).

La retroattività dovrebbe essere nella logica di qualsiasi riforma pensionistica, ma secondo alcuni consiglieri dell'attuale legislatura, il testo appare contraddittorio: la retroattività, non prevista dal testo originario, sarebbe stata introdotta in commissione «in maniera provocatoria» senza badare alla coerenza con il resto dell'articolato.

Su questo puntano Norante e colleghi per ottenere dallo stesso Consiglio regionale la modifica della legge con la cancellazione della retroattività, evitando così un contenzioso legale che potrebbe sfociare nell'azzeramento dell'intera normativa.
Pagano ha promesso di far esaminare la memoria dall'ufficio legislativo del Consiglio ma ha ribadito l'assoluta difesa del testo che vede lui stesso come primo firmatario.

L'impressione è però che pochi consiglieri dell'attuale legislatura abbiano voglia di alzare le barricate. «Per l'ente non sarà un grosso problema finanziario», ragionano, non negando a se stessi che se il testo venisse modificato e la retroattività cancellata, molti degli attuali 45 consiglieri regionali potrebbero chiedere la baby pensione allo scadere della legislatura, a fine 2013. Gli altri potrebbero farlo una volta raggiunta l'età. L'insidia contenuta nell'"emendamento Norante" è tutta qui. (a.d.f.)

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