PESCARA - ROM VIOLENTO Interrogato, ammette alcol e cocaina "Fui provocato e agii in preda all'impeto"

Claudio Spinelli il giovane rom che ha ridotto in coma a pungi lo studente foggiano, è stato interrogato in carcere alla presenza dei legali di difesa Raffaele Giacomucci e Luca Pellegrini

PESCARA.  Claudio Spinelli, il giovane rom che ha ridotto in fin vita a cazzotti Luciano Zerrilli idraulico di Foggia, ha ammesso di averlo colpito e ha spiegato di essere stato in parte provocato dalla vittima e di aver agito in preda ad un impeto.  Il nomade è stato interrogato nel carcere di Pescara alla presenza dei suo legali Raffaele Giacomucci e Luca Pellegrini. Ha spiegato che lo studente stava litigando con il cugino, e lui è intervenuto. Lo studente avrebbe seguito Spinelli e così il nomade si è girato, ha reagito e gli ha tirato due pugni.

I due avvocati hanno riferito che Spinelli ha risposto a tutte le domande del gip e ha anche fatto i nomi dei tre nomadi che erano con lui. Hanno confermato che al momento dell'aggressione il ragazzo rom era ubriaco e aveva assunto cocaina. Davanti ai suoi avvocati ha mostrato "segni di pentimento", "sta malissimo" ed è stato lasciato in carcere in condizioni "pietose". "Piange e si dispera", in quanto si sta renendo conto di ciò che è successo.

I legali difensori hanno avanzato richiesta di concessione degli arresti domiciliari ritenendo che non ci siano ragioni ostative, visto che in passato Spinelli non è mai evaso dagli arresti domiciliari. Hanno voluto sottolineare che i precedenti per rissa e resistenza del giovane nomade sono molto datati nel tempo e risalgono a quando era minorenne. Dalla maggiore età Claudio Spinelli non ha nè precedenti nè pendenze in materia di reati contro la persona, "perciò - sottolineano - il profilo delinquenziale non è particolarmente allarmante".

Quanto alla ipotetica passione di Spienneli per la boxe, continuano gli avvocati, ciò non risponde al vero. Il ragazzo ha solo frequentato, per un periodo limitatissimo, una palestra a Montesilvano.

Per quanto riguarda, invece, le condizioni della vittima restano stabili e ancora è in coma farmacologico presso il reparto rianimazione dell'ospedale civile di Pescara.