Pescara, sicurezza privata per la movida

I gestori dei locali: "Quattro operatori nelle vie del divertimento. Diamo lavoro a 500 persone. Felici che gli orari non siano stati ridotti"

PESCARA. «Per la prima volta dopo 12 anni, da quando si è sviluppata Pescara vecchia, tutti gli imprenditori della zona, ristoratori e gestori dei locali, hanno un progetto comune: stasera, a partire dalle 21, 4 operatori privati della sicurezza circoleranno nel centro storico».

Cristian Summa, il presidente del consorzio Pescara vecchia e gestore del ristorante La Bottega del 40 in via delle Caserme, ha radunato, ieri mattina in Comune, una ventina di operatori commerciali che, da anni, lavorano tra piazza Unione, via delle Caserme, corso Manthoné e piazza Garibaldi. Sono gestori di ristoranti e di locali che, dopo varie riunioni, si sono trovati d’accordo su un’inversione di marcia: «Sì al divertimento ma nel rispetto assoluto delle regole». Così, dopo l’aggressione a Luciano Zerilli, il giovane di 22 anni di Biccari (in provincia di Foggia), colpito da due pugni in piazza Unione e, dopo una settimana, ancora in coma all’ospedale di Pescara, i gestori dei locali si sono decisi a dare il loro segnale contro gli atti di violenza. «Dalle 21 fino alle 4 di notte», ha illustrato Summa, «quattro operatori della sicurezza passeggeranno nelle vie del centro storico a scopo preventivo. Chiederanno all’esercente se ci sono problemi e saranno collegati con le forze dell’ordine». Ma da stasera, Pescara vecchia si appresta a cambiare volto con l’arrivo di polizia, guardia di finanza e carabinieri che, in divisa, si mischieranno alla folla del centro storico e circoleranno nella zona sempre fino alle 4 di notte.

GESTORI UNITI L’unione degli operatori del centro storico era rappresentata, ieri mattina, da una ventina di imprenditori rappresentativi di varie tipologie di locali: dai ristoranti come Giappo di Riccardo Ciferni, titolare anche di Trieste, come La Lumaca di Luca Filippini, Chiodo fisso di Leo Sfamurri; dalle pizzerie la Vecchia Pescara di Antonio Diodati, Konopizza di Sandra Ferri, e i locali dopo cena come Le bar noir di Enea Brutti, Zenzero di Maurizio Giordano e Suka di Giancarlo Di Nezza. «Solidarietà al giovane che sta lottando contro la vita e la morte», è stato detto all’inizio dell’incontro per poi ricordare che tutti «gli operatori del centro storico sono sensibili al problema sicurezza e che molto è stato già fatto, a partire dall’installazione delle telecamere». Pescara vecchia gioiello della città accanto alla riviera d’estate, il centro storico capace di attrarre giovani, adulti e famiglie e che di sabato sera richiama anche 5 mila persone, le vie di casa Flaiano e di casa D’Annunzio che danno lavoro ad oltre 500 persone e in cui, da stasera, inizia il primo test sicurezza sottoposto anche alle forze dell’ordine.

RADIOCOMANDO «E’ un esperimento ancora in fase embrionale», ha detto Summa, «perché il prossimo passaggio è un radiocomando: ogni attività sarà dotata di un radiocomando collegato con la centrale di sorveglianza: in caso di necessità l’esercente potrà schiacciare il pulsante e la centrale interverrà subito mandando la pattuglia». Gli operatori che esordiranno stasera e, per il momento, solo nel fine settimana, non devono garantire la sicurezza delle persone che invece è di competenza delle forze dell’ordine. Non sono armati come le guardie giurate che svolgono un servizio di vigilanza su beni immobili ma sono dotati di attestati anti incendio e di nozioni di primo soccorso e garantiranno un servizio di prevenzione e di sussidio ai locali.

«NO LOBBY» «Siamo felici che non siano stati ridotti gli orari di chiusura dei locali, felici che l’amministrazione si sia battuta per difendere la parte storica di Pescara e che si sia capito che questa zona deve mantenere il suo indirizzo turistico», ha detto il presidente del consorzio aggiungendo: «Non siamo una lobby, diamo lavoro a oltre 500 persone». Nella mattinata il consorzio ha anche annunciato che per l’aggressione subìta da Zerrilli e per i fatti che potranno infangare l’immagine del centro storico «ci costituireno parte civile e presenteremo una richiesta di risarcimento del danno contro chiunque si renderà colpevole di reati che possano macchiare l’immagine di Pescara vecchia». Intanto, da mezzanotte fino alle 3, come ha annunciato il vicesindaco Berardino Fiorilli, ogni venerdì e sabato, farà la spola tra le aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria e il centro storico, un bus navetta gratuito.

SCRIVONO I ROM Intanto, l’associazione RomSinti analizza quello che è accaduto negli ultimi mesi nella Regione. «Tre gravissimi episodi di violenza con la morte di due persone e una terza in pericolo di vita per la responsabilità giovani rom. La politica», continua la nota, «ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità e di programmare politiche culturali e sociali di integrazione con la minoranza rom». Sul grave episodio, interviene anche la Lega nord Abruzzo che dice: «Chiediamo l’immediata realizzazione di un posto permanente di polizia. Se si vuole difendere la movida bisogna intervenire subito e senza indugio». E’ l’indifferenza, invece, ad aver colpito l’associazione So.Ha-giovani cittadini attivi che conclude: «La violenza, l’indifferenza, la passività sono le costanti di una società allo sbaraglio contro cui combattiamo».

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