Più lavoro per gli under 30in calo gli occupati totali

14 Febbraio 2012

L’indagine Datagiovani: in calo gli occupati totali. Abruzzo in ritardo sulle politiche giovanili

PESCARA. Il primo trimestre 2012 sarà difficile per il mercato del lavoro abruzzese, ma cresceranno del 5.5% le assunzioni di giovani fino a 29 anni rispetto al 4º trimestre del 2011. Il numero totale di lavoratori assunti previsti si attesta sulle 1.135 unità.

Nella classifica nazionale delle province, Pescara guadagna il 7º posto: con il suo 47,6% di assunzioni esplicite di lavoratori fino a 29 anni - sul totale degli assunti - ed è prima fra le province dell'Abruzzo. Segue la provincia di Chieti (39º posto classifica nazionale) con il 37,6% di giovani assunti sul totale dei lavoratori. La provincia di Teramo (41º posto nazionale) presenta il 37,4% di lavoratori non stagionali fino ai 29 anni assunti sul totale provinciale, mentre fanalino di coda è la provincia dell'Aquila: occupa addirittura il 93º posto nella classifica nazionale con il 28,7% di giovani assunti. Tra le figure professionali più ricercate spiccano i tecnici dell'amministrazione e delle attività finanziare, gli addetti alla vendita, addetti a bar e ristoranti, operai specializzati dell'edilizia e della metalmeccanica.

Nella ricerca di Datagiovani, i cui risultati sono stati pubblicati ieri dal Sole 24 ore, risulta comunque che l'Abruzzo è in ritardo rispetto alle politiche giovanili, e nella classifica che misura l'attrattività del territorio rispetto agli under 30 si posiziona al 14º posto. Cinque gli indicatori presi in considerazione: mercato del lavoro, imprenditoria, istruzione, demografia e dinamica della crisi. Eppure l'Abruzzo avrebbe le caratteristiche giuste per essere "youth friendly". La ricerca evidenzia infatti che sono le regioni più piccole a mostrarsi più accoglienti perché, come ha spiegato Maurizio Del Conte, docente di diritto del Lavoro alla Bocconi, «c'è un minore mismath tra formazione, aspirazioni professionali e sbocchi per i giovani», mentre nelle regioni più grandi il gap si allarga.

In questo caso l'Abruzzo è in controdentenza. Come ha mostrato l'economista Giuseppe Mauro la regione è molto attrattiva per chi vuole studiare, dunque per gli studenti universitari (nella classifica Datagiovani l'Abruzzo è al quinto posto). Ma quando si tratta di trovare lavoro l'Abruzzo è tra le regioni da dove i laureati partono più numerosi.

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