Primavera: sì al referendum sul Parco

Confindustria appoggia la consultazione popolare sull'area protetta della costa teatina

PESCARA. «Approvo la proposta fatta dal senatore Di Stefano di indire un referendum tra i Comuni interessati dal Parco della costa teatina, in modo che saranno direttamente loro a decidere cosa sarà del proprio territorio». Lo afferma Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti.

L'associazione degli industriali appoggia l'idea - lanciata sabato dal vice coordinatore regionale del Pdl, il senatore Fabrizio Di Stefano - di una consultazione popolare sul progetto di istituzione del Parco della costa teatina.

«Credo», aggiunge Primavera, che è anche vice presidente regionale di Confindustria, «che questa sia la strada migliore da seguire in questo momento, così verrebbe fuori un esito direttamente dalla popolazione coinvolta. Al momento sulla delimitazione del Parco ci sono delle anomalie, tra queste la foce del Sangro nella quale c'è già l'area di stoccaggio della Sevel per i furgoni. E' una cosa senza senso. Bisogna tener conto delle zone già antropizzate».

«Ribadisco che per me la perimetrazione deve essere limitata alle aree che già oggi sono considerate protette e con un collegamento tra queste si crea il Parco. E' inutile», conclude Primavera, «che ci sia gente da fuori che decide. Mi preoccupa infatti molto la figura dell'eventuale commissario, che potrebbe prevedere una delimitazione contraria allo sviluppo della Costa dei trabocchi».

Di parere diverso, a favore dell'istituzione del Parco della costa teatina entro i termini stabiliti dalla legge, il 30 settembre, è Sel (Sinistra ecologia e libertà).

«L'ultima gravissima vicenda del Parco nazionale della costa teatina in cui la giunta regionale ha detto con chiarezza che chiederà la abrogazione della legge che lo ha previsto, è la prova evidente dell'incapacità del centrodestra di capire che l'Abruzzo moderno deve coniugare tutela dell'ambiente e promozione di uno sviluppo sostenibile centrato sul turismo, sulle attività tipiche dell'agricoltura e sull'artigianato di qualità», dice Gianni Melilla, segretario regionale di Sel. «Il mare e la montagna abruzzese non a caso ospitano quattro parchi nazionali, un parco regionale e 25 riserve regionali pari al 40% dell'intero territorio. Le popolazioni vanno accompagnate e rese protagoniste di questa scelta stategica e non impaurite strumentalizzando ogni opposizione». Sel, annuncia Melilla, «lavorerà nei prossimi giorni per dialogare con le popolazioni locali».

E' favoreveole all'istituzione deel Parco anche Fli, il partito fondato da Gianfranco Fini. Secondo il segretario provinciale di Chieti di Fli, Rocco Carbone, infatti, «il Parco della costa teatina è un'opportunità di sviluppo per la nostra costa».

«La notizia dell'acquisizione al progetto di un'infrastruttura decisiva, come l'ex tracciato ferroviario da parte della Provincia di Chieti», sostiene Carbone, «destinato a diventare uno dei più suggestivi percorsi ciclo-pedonali d'Italia, gioca ulteriormente a favore di questo percorso».

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