Procter&Gamble, il caso in Parlamento

D'Incecco (Pd): bisogna scongiurare la chiusura dell'Irc di Sambuceto

PESCARA. Finisce in Parlamento il caso Procter&Gamble, con il centro di ricerca (Irc) chiuso a Sambuceto. L'Irc è considerato uno dei centri di ricerca più produttivi in Italia, tanto da aver ricevuto dalle mani di Giorgio Napolitano il Premio Innovazione 2010. La multinazionale americana ha deciso di chiudere e trasferire, entro luglio 2012, 140 ricercatori in altri siti negli Usa, in Europa e in Asia.

Il deputato abruzzese Vittoria D'Incecco (Pd), su segnalazione dei consiglieri comunali pescaresi Florio Corneli, Giuliano Diodati, e Alberto Balducci, ha presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sviluppo Economico, Istruzione, Università e Ricerca.

«Ai 140 dipendenti del centro» sottolineano Corneli, Diodati e Balducci «è stata data la possibilità di continuare la propria professione in altre sedi all'estero, ma chi sarà impossibilitato a spostarsi perderà il posto di lavoro. Questa decisione avrebbe un impatto drammatico sia per i dipendenti che per le loro famiglie dal momento che, data la specificità del lavoro svolto, le possibilità di ricollocazione in Abruzzo sono praticamente inesistenti. Si apre anche un problema per tutto l'indotto collegato al centro di ricerca». Si può stimare che circa ulteriori 500 persone saranno coinvolte negativamente da tale decisione.

«Un altro aspetto da scongiurare è la perdita del prezioso e consolidato, quasi unico know-how che la chiusura del centro provocherà», proseguono i consiglieri democratici, «confermando come l'Italia non riesca assolutamente a proteggere la ricerca e assicurare il rilancio economico del Paese».

L'Irc si occupa di ricerche su materiali assorbenti e antiodore. La multinazionale americana l'aveva rilevato anni fa dalla Fater, proprio per l'alta qualità dei prodotti realizzati.

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