Qualità della vita, l’Abruzzo cresce

L’Aquila in testa nella regione, ma i dati non tengono conto del terremoto.

PESCARA. La qualità della vita in regione migliora, ma le province abruzzesi non riescono ad andare oltre la metà della classifica delle 107 province italiane. A dirlo sono i dati del rapporto annuale del Sole 24 ore sulla Qualità della vita. Dati che raccontano di quattro province, le abruzzesi, in crescita rispetto al 2008, ma che non tengono conto che all’Aquila c’è stato un terremoto. Secondo il dossier infatti la provincia con la migliore qualità della vita in regione sarebbe proprio quella dell’Aquila, che rispetto al 2008 avrebbe guadagnato sei posizioni passando dalla 55esima alla 49esima. Un piazzamento possibile solo grazie al fatto che i dati su cui si basa la ricerca per la gran parte sono riferiti al 2008 o ad anni precedenti, e quindi non possono tenere conto del terremoto che ha sconvolto la città e i comuni del cratere.

Per vedere i riflessi del sisma sul piazzamento dell’Aquila rispetto alle altre città italiane si dovrà dunque aspettare come minimo il prossimo anno. Escludendo quindi il capoluogo, a vincere la sfida della qualità della vita tra le province abruzzesi è Chieti, che si piazza al 54esimo posto risalendo di 11 posizioni rispetto alla classifica 2008. La provincia teatina conquista anche il primato italiano per la crescita del Pil tra il 2004 e il 2008: la ricchezza pro capite prodotta in 4 anni sarebbe infatti aumentata del 20%, un incremento record rispetto alle altre città italiane.

Al 59esimo posto della classifica troviamo Teramo, che rispetto al 2008 balza in avanti di ben 13 posizioni. La provincia si piazza bene rispetto al capitolo sulla popolazione, che riguarda indicatori come densità demografica, presenza dei giovani e natalità: in questo campo Teramo è la 24esima in Italia. Ottimi poi i piazzamenti per quello che riguarda l’indice di sportività, 14esimo posto, e il costo di un appartamento in semicentro che secondo il dossier è di circa 1.500 euro al metro quadro, il quindicesimo in Italia. Ultima in regione è la provincia di Pescara, che si piazza al 66esimo posto e guadagna solo sei posizioni rispetto al 2008.

La città incassa però un piazzamento nelle zone alte della classifica, il quindicesimo posto, per quanto riguarda i servizi per la salute e l’ambiente ed entra nella top ten, al nono posto, per il numero di laureati. Nel confronto con il Molise l’Abruzzo può dire di aver pareggiato: Campobasso batte tutte le province abruzzesi piazzandosi al 33esimo posto e guadagnando trenta posizioni rispetto al 2008. A perdere è invece Isernia che scivola di 31 posizioni in classifica rispetto al 2008 e finisce all’86esimo posto. In testa della classifica si trovano tutte città del nord, fatta eccezione per Macerata. La città dove si vive meglio in Italia è Trieste, un primato che nel 2008 era andato ad Aosta, scivolata quest’anno al sesto posto.

Belluno resta invece al secondo posto seguita da Sondrio, che nel 2008 era al quinto posto. A seguire Macerata, che ha guadagnato 10 posizioni rispetto allo scorso anno, e Trento, che invece ne ha persa una. In fondo alla classifica, come spesso accade, cinque città del sud: la maglia nera va ad Agrigento, che perde sei posizioni rispetto all’anno scorso. Giù anche Napoli, penultima, che dal 2008 è scivolata di nove posizioni. Risalendo la classifica si trovano Caltanissetta, Catania e Caserta.