Renzi a Pescara: sala stracolma e un messaggio a Marsilio / VIDEO

10 Marzo 2019

Un'ora davanti a 800 persone. Ricordi (belli e brutti), aneddoti, battute, citazioni. E al neo governatore dice: "Quando andrà a inaugurare i lavori e le opere avviate dal Masterplan non crediamo che ci ringrazi, ma che abbia almeno il coraggio della verità"

PESCARA. Sala consiliare stracolma, è il giorno di Matteo Renzi. L'ex presidente del Consiglio ha parlato per oltre un'ora davanti a circa 800 persone (fonte ufficiale: il Comune) in occasione della presentazione del suo libro (Un'altra strada - idee per l'Italia di domani) che lui ha definito un inno sulla politica e sul futuro dell'Italia. Ricordi belli e brutti, aneddoti, battute, citazioni: c'è di tutto nell'excursus. Con un messaggio a Marsilio, il neo governatore del centrodestra dell'Abruzzo: "Adesso che andrà a inaugurare i lavori e le opere avviate dal Masterplan della scorsa legislatura di centrosinistra non crediamo che ci ringrazi, ma che abbia almeno il coraggio della verità".

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Su Salvini e Di Maio: "Sono identici, immaginano un futuro tenebroso e giocano questa carta per inculcare la cultura della paura. Ci hanno riportato in crisi e ci hanno portato a odiare gli altri, c'è una cultura dell'odio, del migrante, del diverso che è inspiegabile se non attraverso una scommessa sulla paura, questa è la riflessione sul libro oggi". A proposito del reddito di cittadinanza: "Questa storia dei navigator è fantastica! È il mezzo attraverso il quale ti do un reddito a condizione che tu abbia una sorta di guinzaglio istituzionale. Questo nasce perché c'è un testo di Casaleggio che dice che nel 2054 dedicheremo al lavoro l'1% del nostro tempo.... una media che già in alcuni ministeri stanno sperimentando".

E solo sul leader della Lega, Matteo Salvini, citato più volte sul tema dell'immigrazione: "Altro che chiudere i porti, dovete aprire scuole e musei. Noi italiani cento anni fa siamo partiti da questa terra per andare in America tra povertà, speranze, sacrifici. Il dolore dell'emigrazione voi abruzzesi lo conoscete bene, l'avete vissuto sulla vostra pelle con la tragedia di Marcinelle". E qui una donna si è alzata nella platea, essendo figlia o parente di una vittima della tragedia della miniera belga: applausi. "Se una cantante come Emma Marrone dice "aprite i porti", sui Social iniziano a massacrarla e insultarla e lei in lacrime dice "Noi non saremo mai come voi" - prosegue il senatore Pd ed ex premier -. Ma quand'è che l'Italia ha perso la propria dignità? Siamo il Paese in cui un maestro di una scuola pubblica prende un bambino di colore, lo schiaffeggia davanti alla cattedra... Quando siamo diventati questa roba qua? Noi non siamo questi! Noi siamo il popolo che quando vede una cosa del genere licenzia quell'essere, uno così non ci sta nella scuola pubblica!".

Qualcosa anche su Pescara: "Vedo che investe sulla cultura e sugli eventi: bene, è così che si fa, la cultura è cruciale per il futuro della città e del Paese". Infine rivolto al sindaco Marco Alessandrini seduto in prima fila tra l'ex governatore Luciano Luciano D'Alfonso e il consigliere regionale Giovanni Legnini: "Sei un sindaco fortunato, dev'essere bellssimo fare il sindaco di questa città".

Siparietto finale con un vassoio di pastarelle arrivate per l'ex Presidente. Le aveva portate l'assessore Paola Marchegiani e le aveva acquistate dalla storica pasticceria... Renzi.

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