Reti d'impresa Abruzzo, 730 aziende insieme per conquistare i mercati

Mosciano, punti di “Assoretipmi” sulle unioni di imprese finanziate dalla Regione Piani di sviluppo nei settori moda, agroalimentare, turismo e odontotecnico

MOSCIANO. Reti d’impresa per crescere insieme. Il terzo meeeting regionale di Assoretipmi che si è svolto venerdì a Mosciano è stato l’occasione per fare il punto su uno strumento importante per raggiungere quella massa critica necessaria, soprattutto per le piccole e medie imprese, a competere sui mercati, in particolare quelli internazionali. Un aspetto questo sottolineato da Eugenio Ferrari, presidente nazionale di Assoretipmi il quale ha evidenziato la propensione delle imprese abruzzesi a fare rete: l’Abruzzo è l’ottava regione in Italia.

E le esperienze illustrate venerdì da imprenditori e manager di sette reti d’impresa abruzzesi danno il polso di come i tre bandi emanati nel corso degli ultimi anni dalla Regione abbiano colto nel segno.

Formazione, innovazione ma soprattutto esportazione sono i tre perni su cui poggiano le reti d’impresa, aggregazioni di aziende che si danno degli obiettivi comuni. In particolare le esportazioni, che sono l’obiettivo di buona parte delle reti. Come per la rete “Exclusive fashion Italy” la cui azienda capofila è l’Arcadia di Corropoli che produce borse in pelle da 40 anni; esporta in Usa, Europa e Far East. Ha una commerciale a Shanghai con negozi monomarca in Cina. L’Arcadia si è unita alla pelletteria L’Europea (produce con marchio Capoverso) di Alba Adriatica e a un’altra marchigiana per aggredire il mercato russo, in particolare.

Sempre nella moda c’è l’”Italian life style” la cui capofila è la Ripani italiana pelletterie, azienda che svetta nel settore de esporta soprattutto in Europa, Russia, Cina, Giappone, Emirati Arabi (dove ha un negozio monomarca), Arabia Saudita, Messico. La rete è composta da altre 6 imprese, anche di abbigliamento e un’oreficeria del Pescarese e Chietino. «La rete», ha spiegato la presidente Carla Ripani, «è nata nel 2013, beneficiaria di 3 progetti di finanziamento con cui ha realizzato un portale e-commerce, acquistato nuovi macchinari per lanciare nuove linee prodotto e sviluppato un progetto di espansione commerciale in Russia e Stati Uniti». La presidente auspica un ulteriore passo avanti nella collaborazione fra imprese, ipotizzando una cooperazione fra le diverse reti.

Ma le reti non sono solo nella moda. Fra l’altro, spicca “D wine” la cui capofila è la cantina Chiusa Grande di Tollo, che produce vini biologici dal 1991 ed esporta l’85% delle sue 600mila bottiglie prodotte all’anno. La rete annovera nelle 7 aziende anche alcune della moda. Franco D’Eusanio, proprietario di Chiusa Grande, non a caso parla del vino come un’«esperienza sensoriale» a 360 gradi, legata alla musica ma anche alla moda. L’obiettivo – peraltro finora centrato in pieno – è esportare un’idea emozionale dei prodotti abruzzesi in grado di conquistare i consumatori stranieri.

Non solo moda e agroalimentare: si costituiscono in rete anche gli odontotecnici. La “Italiatech” si è posta l’obiettivo di esportare il made in Italy anche nel settore protesi e ortodonzia, conquistando fette di mercato in Spagna, la Svizzera e la Repubblica Ceca, come spiega Fabio Fantozzi, titolare della Orthofan di Civitella del Tronto, azienda capofila. C’è poi la rete che riunisce una 18 operatori del turismo: “Abruzzo in tour” ha voluto preparare «un'offerta completa per i turisti puntando a modernizzare e sviluppare il mercato turistico, promuovendo iniziative in grado di accrescere la competitività degli operatori del settore», osserva il presidente della rete Marco D’Ovidio, titolare del ristorante La Furnacella di Lanciano. “Digital borgo” è invece una rete costituita da 10 imprese del settore web ed è anche un incubatore di imprese: offre servizi, consulenza e formazione ad aziende e start-up per favorire la loro trasformazione digitale. Orientata all’innovazione è “Made in locally” la cui capofila è la chietina Bond factory. La rete è composta da 9 aziende settore moda delle province di Chieti, Pescara e Teramo il cui scopo è di sviluppare progetti di nuovi prodotti e processi con nuove tecniche di microsaldature, laser, stampe digitali, termoformatura.

La situazione dei contratti di rete è stata illustrata dal presidente di Abruzzo Sviluppo, Manuel Del Monte e da Gianluigi Di Martino, dirigente della stessa società in house della Regione. Le imprese che hanno stipulato contratti di rete sono state 730 in regione, partecipando a tre bandi finanziati con 9 milioni 600mila euro. In totale i contratti di rete sono stati 196.

Per aiutare le imprese con attività di consulenza, peraltro – la novità è stata illustrata da Dario Di Carlo e Patrizia Zanoni, rispettivamente delegato regionale e provinciale di Assoretipmi – dopo lo sportello aperto a Nereto, ne è stato appena aperto un altro a San Nicolò a Tordino, ospitato nella sede di Confimprenditori.

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