Ritiro a Castel di Sangro, il Napoli vuole prolungare fino al 2031: ecco quanto costerà alla Regione Abruzzo

Calcio e turismo, i campioni d’Italia al lavoro nella nostra regione. Il club di De Laurentiis esercita l’opzione: stesse condizioni economiche. Operazione da 1,220 milioni di euro a carico della Regione. Più le spese logistiche e di soggiorno sostenute dal Comune
Il Napoli ha esercitato il rinnovo automatico del contratto stipulato nell’estate del 2020 con la Regione Abruzzo. Contratto per sei anni rinnovabile dalla società partenopea alle stesse condizioni, attraverso comunicazione scritta, per altri sei anni. Comunicazione avvenuta nei termini previsti. Oggi, quindi, il Napoli inizia il sesto ritiro precampionato di fila in Alto Sangro e sempre oggi inizia l’ultima stagione di scambio di servizi tra le parti in base alla convenzione del 2020; dal prossimo primo luglio il contratto sarà rinnovato. I costi sono noti: un milione di euro al Napoli. Operazione da 1,220 milioni Iva compresa a carico della Regione Abruzzo. Più le spese logistiche e di soggiorno a carico dell’amministrazione comunale. Centinaia di mila euro.
La squadra di Antonio Conte si allenerà al Teofilo Patini, dove disputerà anche tre amichevoli (biglietti già terminati in prevendita), e soggiornerà in un Resort e Spa a quattro stelle di Rivisondoli. Struttura requisita dal Napoli che distribuirà altro personale allo Sport Village Hotel di Castel di Sangro. In totale circa novanta stanze. Tutta l’attività della società si sposterà a Rivisondoli dove arriveranno anche procuratori e dirigenti per le trattative di mercato. Diverse le iniziative collaterali fino al 14 agosto quando Conte darà il rompete le righe e inizierà a pensare concretamente alla trasferta di Reggio Emilia del 23 agosto contro il Sassuolo di Fabio Grosso.
Napoli calcio, Castel di Sangro e Regione Abruzzo è un triangolo delicato, perché ha suscitato dibattito e polemiche. Anche quest’anno viene annunciato il tutto esaurito nelle strutture ricettive dell’Alto Sangro, una zona che da sempre ospita turisti napoletani molti dei quali in possesso della seconda casa.
LA POLEMICA. C’è un fronte che contesta la spesa, ignorando il ritorno economico e di immagine. Va detto che i primi due anni, 2020 e 2021, in tempo di Covid e di restrizioni, il ritorno è stato certamente inferiore alle successive stagioni. Il fronte contestatore ritiene un regalo il milione che la Regione paga (più le altre spese) al club di Aurelio De Laurentiis. La Regione, invece, sostiene che l’investimento è valido perché ha il suo ritorno in termini di marketing territoriale. È vero, però, che il contesto economico e politico è cambiato dal 2020 a oggi. Adesso si discute di tagli al bilancio regionale e crea un po’ di imbarazzo rinnovare il contratto alle stesse condizioni quando all’ordine del giorno ci sono proteste per il ridimensionamento di certi servizi.
Dal canto suo, invece, il Napoli cala le sue carte: dal 2020 ad oggi il club ha vinto due scudetti, facendo lievitare il seguito e il ritorno di immagine. Che non si esaurisce nelle due settimane che la squadra trascorre in Abruzzo. Ma comprende altre iniziative: la pubblicità delle iniziative della Regione sui mezzi di comunicazione del club che ha decine e decine di milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo. Non solo: anche i cartelloni a bordocampo dello stadio Maradona pubblicizzerà le bellezze paesaggistiche della regione. E il Napoli accetta di mantenere le stesse condizioni del 2020 anche nei prossimi sei anni anche se il traino del brand è notevolmente lievitato. Marsilio e il centrodestra – maggioranza alla Regione – hanno sempre difeso l’iniziativa e l’investimento; adesso va valutata la scelta a livello politico.
Sta di fatto che il Napoli si è portato avanti con il lavoro e dal punto di vista legale e formale ha compiuto i passi necessari per proseguire il rapporto per altri sei anni. La squadra campione d’Italia oggi torna a sudare a Castel di Sangro dopo aver effettuato la prima parte della preparazione a Dimaro, in Val di Sole. Come avviene da oltre 15 anni. Anche in questo caso il contratto con il Trentino è scaduto. E gli amministratori hanno chiesto di fare un altro accordo per (almeno) un paio di anni. Ovviamente, la capacità ricettiva alberghiera della Val di Sole è superiore a quella dell’Alto Sangro. Anche in questo caso si parla di un milione all’anno al club di De Laurentiis. Tra l’altro, una delegazione di operatori e amministratori trentini è attesa in Alto Sangro nei prossimi giorni.
Va detto che sulle montagne abruzzesi in queste settimane si sono alternate diverse formazioni professionistiche. Dal Bari – di proprietà della stessa famiglia De Laurentiis – alla Juve Stabia, passando per Avellino e Cavese. Lo stesso Pineto lavora a Palena. Altre squadre dilettantistiche si allenano in Abruzzo. Ma il Napoli, ovviamente, è il diamante che brilla di più. Il diamante tricolore.
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