Ryanair: qui il terzo scalo di Roma

La manager scommette sull'aeroporto d'Abruzzo: «Più voli d'inverno»

PESCARA. «L'aeroporto d'Abruzzo ha tutte le carte in regola per diventare il terzo scalo di Roma, anzi, considerato come stanno andando le cose a Ciampino, dove possono aumentare i voli Ryanair è proprio a Pescara». Melisa Corrigan parla veloce e sicura proprio come la compagnia aerea low cost irlandese «corre» in Abruzzo: in 10 anni, ieri l'anniversario, ha trasportato quasi 2 milioni di passeggeri.

Era l'aprile del 2001 quando Ryanair sbarcò in Abruzzo con il collegamento per Londra Stansted. Da allora ha portato a 7 i voli con l'Europa e a 3 quelli nazionali (Bergamo, Verona e Cagliari).

Melisa Currigan è la manager della compagnia aerea che si occupa delle strategie di marketing. Ieri è atterrata da Dublino in Abruzzo per celebrare - affiancata dal presidente della Camera di commercio di Pescara Daniele Becci - l'anniversario dei dieci anni con una campagna promozionale che prevede biglietti aerei a 9,99 euro a chi li acquista entro le 24 di domani su un volo a settembre e ottobre. Non solo, la giovane manager, di padre irlandese e madre laziale, ha dato notizia che i collegamenti stagionali di Parigi Beauvais, Bruxelles Charleroi e Verona vengono per la prima volta lasciati per tutto l'inverno 2011-2012.

Che potenzialità ha, secondo Ryanair, l'aeroporto d'Abruzzo?
«Ha grandi potenzialità e soprattutto mi sembra che si stiano gettando le basi per fare meglio. Pescara può davvero diventare un'importante finestra delle strategie Ryanair».

In che modo?
«Attuando un gioco di squadra perché gli attori che decidono su come sviluppare il discorso aereo sono tre: noi, in quanto compagnia aerea numero uno preferita al mondo, la Saga, la società di gestione dell'aeroporto e la politica, cioè la Regione. Noi valutiamo il mercato, studiamo i flussi dei passeggeri e valutiamo le condizioni insieme alla Saga; la Regione dà il via alle operazioni, ci dice dove vuole andare e perché. Alla fine contano i numeri, nel senso che le rotte vengono decise in base al mercato in ingresso per l'Abruzzo. In questo senso siamo molto soddisfatti di come stanno andando le cose perché c'è in effetti un lavoro sinergico che ci piace, ci sono le condizioni per rapportarsi, discutere e decidere al di là delle pressioni politiche, per il bene dell'Abruzzo».

Questo vuol dire che aumenteranno i voli Ryanair nel piano marketing 2012? Si è parlato di Scandinavia e Torino.
«Stiamo testando il mercato scandinavo con il volo per Oslo che, devo dire, sta rispondendo bene. La Regione ha fatto un grande lavoro di promozione da quelle parti, e noi eventualmente già facciamo base a Stoccolma e aperto in Finlandia. Torino? Ci è stato proposto, lo stiamo valutando. Il fatto che sia un volo business non va contro i nostri interessi, anzi. Vediamo che siamo scelti dagli imprenditori per la nostra affidabilità e puntualità. Per il momento ci atteniamo ai fatti e i fatti sono che il traffico passeggeri ha segnato un +13% tra gennaio e giugno e che quest'anno siamo già a 250mila passeggeri quando l'obiettivo di fine anno è di 500mila».

Quant'è il valore economico di queste cifre per l'Abruzzo?
«Guardi, ogni passeggero resta in media 4 giorni nel posto in cui arriva e ciò che risparmia nel biglietto aereo lo riversa nell'indotto locale: alberghi, hotel, ristoranti. Noi calcoliamo che il risparmio annuo per chi viene in Abruzzo con Ryanair è di 50milioni l'anno».

L'aeroporto di Roma Ciampino è chiuso ai nuovi voli, forse è anche per questo che Ryanair punta su Pescara?
«La situazione di Ciampino favorisce Pescara perché Ryanair ha detto che non andrà mai eventualmente a Viterbo. Pescara è a due ore di macchina da Roma, qualcosa di più in pullman, l'autostrada insomma è buona. Occorrerebbe migliorare il trasporto ferroviario».

C'è una concorrente in questo caso di Pescara?
«Ci sarebbe Perugia, che è a un'ora a mezza da Roma, ma è tutta autostrada e inoltre non c'è la ferrovia».

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