ABRUZZO

Scuola, da domani superiori in classe al 70 per cento, ma i sindacati sono contrari

Le organizzazioni di categoria chiedono una deroga alla Regione: "Trasporti e distanziamenti non sono stati risolti"

L'AQUILA. I sindacati della scuola contratri alle lezioni in presenza al 70 per cento per gli studenti delle superiori. Alla vigilia del rientro in classe previsto da domani (lunedì 26 aprile), le organizzazioni chiedono alla Regione Abruzzo una deroga per proseguire al 50 per cento poiché considerano irrisolte una serie di problematiche.

Lo fanno sapere i rappresentanti di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Snals Confsal e Fgu Gilda Ins, commentando l'ultima riunione del tavolo permanente regionale del 23 aprile scorso, dopo l'approvazione dell'ultimo decreto legge per il rientro a scuola, quando è stato comunicata loro la decisione assunta dalla Regione, dall'ufficio scolastico regionale e dai prefetti delle quattro province di L'Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Le organizzazioni sindacali fanno sapere di aver chiesto alla Regione Abruzzo "di avviare con urgenza un dialogo con il Governo per ottenere una deroga per proseguire al 50 per cento" in considerazione di diverse difficoltà irrisolte quali "trasporti, fornitura dispositivi di protezione individuale adeguati con mascherine Ffp2, distanziamenti, areazione dei locali, puntuale tracciamento dei contagi, rapida tempistica della diagnostica e completamento delle vaccinazioni".

"La decisione assunta - scrivono i sindacati - ovvero rientro al 70% nelle scuole superiori, è stata presentata come assolutamente immodificabile, ma ci sembra basata su un mero atto volontaristico, non supportato da condizioni reali. Si continua a partire dalla fine, con un assurdo balletto di percentuali, senza creare i presupposti necessari per un rientro in sicurezza. Lo stesso rappresentante degli studenti ha manifestato preoccupazione, così come l’Anci ha evidenziato come l’ipotesi di 50.000 tamponi messi a disposizione dalla Regione Abruzzo per lo screening sono assolutamente insufficienti, considerando che già solo il comune amministrato dallo stesso conta circa 10000 studenti".
Il problema dei trasporti, secondo i sindacati, non riguarda solo gli studenti delle scuole superiori, in quanto "molti scuolabus, soprattutto nei piccoli centri, registrano una durata dei viaggi superiore ai 40 minuti - si legge nella nota diffusa da Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Snals Confsal e Fgu Gilda Ins - analogamente, problemi come l’areazione delle aule ed il distanziamento, anche in considerazione delle varianti del virus, sono rimasti irrisolti". Relativamente alle vaccinazioni "pur valutando positivamente l’alta percentuale di personale che ha ricevuto la prima dose", rimarcano i sindacati "ricordiamo che lo stesso potrà essere definito vaccinato solo ed esclusivamente dopo gli effetti della seconda dose di vaccino e questo significherà, per la stragrande maggioranza del personale in servizio, ad anno scolastico terminato".