Dopo Marsilio, in pole position ci sono Sospiri e Biondi

20 Ottobre 2025

Il presidente del consiglio regionale e il sindaco dell’Aquila sono per ora i favoriti in vista delle elezioni amministrative del 2029

L’AQUILA. La scadenza è lontana: 2029. E, soprattutto, se non ci saranno sconvolgimenti, nel 2027 si tornerà al voto per le Politiche. Quindi la premessa è d’obbligo: ogni scenario è assolutamente ipotetico. Però le dichiarazioni dell’altro giorno del presidente Marco Marsilio sulla sua “successione” («Un candidato prediletto? È naturale che io abbia le mie idee») danno lo spunto per alcuni ragionamenti. Ovviamente con riferimento al centrodestra.

All’interno dell’area molti hanno già iniziato a interrogarsi su chi potrà raccoglierne l’eredità politica. Due i nomi che circolano con maggiore insistenza: Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila e figura ormai di primo piano anche in campo nazionale, meloniano di ferro e Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, uomo di peso dell’area forzista.

Entrambi vengono considerati, in ambienti della maggioranza, i potenziali eredi del “progetto” Marsilio. Biondi, oggi al suo secondo mandato da sindaco, è esponente di primo piano di Fratelli d’Italia e presidente di Anci Abruzzo, con un legame diretto con la premier Giorgia Meloni. È una figura radicata sul territorio e molto conosciuta a livello nazionale, ma la sua candidatura alla guida della Regione dipenderà anche dagli equilibri interni al partito e dalle scelte di Roma in vista delle Politiche del 2027.

Sospiri, dal canto suo, è ormai prontissimo per un ruolo di vertice. È uno dei dirigenti più esperti del centrodestra abruzzese, con rapporti consolidati a livello nazionale e una lunga militanza politica. E, c’è da giurarlo, pur di guidare il “suo” Abruzzo potrebbe rinunciare anche a un eventuale scranno romano. Restano invece più defilate altre figure di rilievo, ma il rebus del dopo-Marsilio è solo all’inizio.  

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