Terremoto, prosegue lo sciame sismico, nuova scossa di 4.7: sfollati verso la costa

L'epicentro della scossa delle ore 8,56 ad Acquacanina, Macerata: il sisma è stato avvertito anche a Pescara. In arrivo le tende, ma il governo promette i container per tutti entro Natale. Ma stanotte la colonnina di mercurio è scesa sotto lo zero: le famiglie rimaste senza tetto invitate ad andare negli alberghi

Anche oggi il terremoto si è fatto risentire, alle 8.56, con una scossa di magnitudo 4.7. L'epicentro questa volta è ad Acquacanina, il borgo più piccolo delle Marche, in provincia di Macerata. La scossa è stata avvertita bene anche a Pescara e su tutta la costa abruzzese. Prima del sisma del 30 ottobre, Acquacanina contava 124 abitanti. Il centro è stato quasi completamente evacuato dalla Protezione civile. Intanto stanno arrivando le tende per le persone che intendono restare vicini alle proprie case: molti sono gli abitanti di Norcia che non vogliono spostarsi nonostante la distruzione del loro paese. Il premier Renzi ha ieri assicurato per queste persone che entro Natale avranno i container. Tra Marche e Umbria si calcolano oltre 35 mila sfollati, mentre in Abruzzo gli sfollati sono a oggi 3.382. Numeri purtroppo destinati a crescere se lo sciame sismico non diminuirà la sua intensità. Questa notte la colonnina di mercurio sugli appennini umbro e marchigiani è scesa sotto lo zero. Il freddo diventa pericoloso soprattutto per bambini e anziani, famiglie invitate a raggiungere gli alberghi della costa.

Intanto si ripropone il problema degli sciacalli. C'è chi tenta di lucrare sul terremoto nei modi più subdoli. Non solo andando a rubare nelle case abbandonate dagli sfollati ma, come sta accadendo in Abruzzo, entrando nelle case fingendo di dover fare controlli. È accaduto a Pescara e Montesilvano, ma altri casi sono segnalati nella Marsica e nel Teramano. Si spacciano per dipendenti comunali e entrano nelle case. Al momento non si segnalano furti, ma l'allerta è massima.

Dopo la segnalazione da parte di alcuni cittadini, l'amministrazione di Montesilvano ha annunciato che «nessun tecnico incaricato dal comune sta effettuando ispezioni all'interno di abitazioni private». Anche il comune di Pescara ribadisce di non aver incaricato nessuno di effettuare i controlli e sottolinea che «per tale ragione chiunque riceva visite del genere presti la massima attenzione e allerti le forze dell'ordine».

leggi anche: Terremoto: crolli, paura e centinaia di sfollati in Abruzzo Gente in strada e tanta paura nei centri montani e a L'Aquila. A Teramo una persona ferita mentre scappa da casa, il sindaco chude il cimitero. All'ospedale di Atri dichiarato inagibile il reparto di Rianimazione: ricoverati trasferiti a Giulianova e a Sant'Omero. Sgomberati i centri storici di Montorio e Isola del Gran Sasso, chiuso un ponte a Penne e un tratto di statale 80. Danni al viadotto di Popoli dell'A25. Messe all'aperto mentre lo sciame sismico prosegue senza soste. Controlli avviati su strade, viadotti, gallerie, dighe e rete ferroviaria

I vigili del fuoco "mappano" i Comuni. Intanto da ieri sono saliti a 58 i comuni abruzzesi interessati dalla "Mappatura Post Sisma della scossa del 30 ottobre trasmessa dai vigili del fuoco alla Regione Abruzzo" e comunicata dal presidente Luciano D'Alfonso, nel corso della riunione operativa di Protezione Civile che si è tenuta a Pescara. I problemi maggiori riguardano la provincia di Teramo.

L'Aquila, crollo in pieno centro, chiuse tre strade
Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, dopo il crollo del palazzo del benzinaio in via XX Settembre e i danni ai puntellamenti di alcuni palazzi di via Sant'Agostino e corso Federico, conseguenze del terremoto di magnitudo 6.5 di stamane, ordina la demolizione della struttura che ospitava il distributore Agip e la chiusura delle tre strade. (video e intervista di Marianna Gianforte)

A Penne 40 persone dormono nel Palatenda. Anche bambini e anziani che vivono soli hanno usufruito nel palatenda comunale di contrada Campetto. L'assistenza alla popolazione è stata avviata attraverso un coordinamento di volontari, in particolare Croce Rossa Italiana, protezione civile vestina e soccorso alpino, che hanno somministrato bevande e cibo. «Abbiamo immediatamente attivato il centro operativo comunale per l'assistenza alla popolazione dopo la scossa delle 7.40» ha detto il consigliere comunale delegato alla protezione civile, Antonio Baldacchini. «Abbiamo registrato crolli di cornicioni nel centro storico e, a scopo precauzionale, abbiamo interdetto l'accesso a chiese e strutture pubbliche di aggregazione sociale. Questa mattina sono ripresi i controlli negli edifici scolastici per avere un quadro completo della situazione».

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Sgomberata la sede del Comune di Torano. A Torano è stata sgomberata la sede del municipio dove in seguito al sisma si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco. A renderlo noto la Provincia di Teramo. Intanto proseguono le verifiche sul patrimonio pubblico provinciale: inagibile la sede di via Taraschi a Teramo, dove è ospitato il Centro per l'Impiego; avvertito il Comune di Teramo per le associazioni che utilizzano la palestra della Casa dello Sport. Inagibile anche un lato del palazzo di Largo san Matteo dove erano state rilevate lesioni già dopo il 24 agosto: la Polizia provinciale e la ragioneria dell'Ufficio scolastico si sposteranno sul lato agibile.

A Pescara i dipendenti della Regione non entrano al lavoro. Intanto questa mattina all'apertura degli uffici della sede della Regione Abruzzo di viale Raffaello, alcuni dipendenti hanno deciso di non salire negli uffici dopo il sisma e alla luce di qualche problematica che sarebbe emersa nella struttura già dopo il terremoto dello scorso 26 ottobre con le due scosse delle 19 e delle 21.18. La sede della Regione è stata fatta oggetto di una visita anche di alcuni tecnici del Genio Civile. Altri dipendenti sono invece saliti regolarmente nei rispettivi uffici. I dipendenti hanno anche incontrato il capo di gabinetto della Regione Fabrizio Bernardini.

[[(Video) Terremoto, i danni al viadotto dell'A25 a Popoli]]