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Tino, il gatto salvato dalle volontarie dell'Enpa

Alessandra, Valentina, Roberta e Isabella sono impegnate ogni giorno ad assistere gli animali rimasti nelle frazioni di Accumoli abbandonate dopo il sisma del 24 agosto. Nella frazione di Tino, guidate da una gatta adulta, hanno raggiunto un rovo accanto alle macerie dove hanno tirato fuori un micino magro e ferito. Subito adottato per le cure, è stato battezzato con il nome della frazione

ACCUMOLI. Alessandra, Valentina, Roberta e Isabella sono quattro guardie zoofile, volontarie dell'Ente nazionale per la Protezione animali. Dai giorni seguenti al disastroso sisma del 24 agosto stanno accudendo i cani e i gatti rimasti nei centri terremotati delle frazioni deserte di Accumoli (Rieti), in quanto i loro padroni sono morti oppure non sono riusciti a trovarli quando sono andati via.

Decine e decine di cani e gatti che ogni giorno vengono riforniti di crocchette e di acqua, e che non hanno timori nel farsi avvicinare da queste quattro belle sconosciute. L'altro ieri proprio grazie alla fiducia ottenuta dagli animali che vengono assistiti da queste quattro ragazze, è accaduto un fatto straordinario. Una gatta adulta della frazione di Tino (Accumoli), dove le volontarie si trovavano per dar da mangiare a cani e gatti, ha miagolato così tanto che le volontarie sono state costrette a seguirla. La gatta si è fermata vicino a un rovo invaso dalle macerie di una casa diroccata, come a voler indicare qualcosa. E' stato sollevando i rami del rovo che è spuntato un micino nato due settimane prima del terremoto, con un occhio ferito e magro magro. Le ragazze, dopo aver pulito e rifocillato il gattino, hanno deciso di adottarlo e di battezzarlo con il nome della frazione: Tino. La bella storia di Alessandra, Valentina, Roberta, Isabella e Tino è stata raccontata dal fotografo pescarese Mario Sabatini in queste belle immagini.

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