Troppo tempo su telefonini e pc: in Abruzzo aumentano i disturbi della vista

10 Ottobre 2025

L’avvertimento del professor Mastropasqua, direttore del Centro regionale dell’università D’Annunzio: «Il 25% della popolazione mondiale soffre di miopia, la percentuale raddoppierà entro il 2050»

PESCARA. Il 25% della popolazione mondiale soffre di miopia e, secondo le stime, entro il 2050 la percentuale è destinata a raddoppiare, colpendo una persona su due. A lanciare l’allarme è il professore Leonardo Mastropasqua, direttore del Centro regionale di alta tecnologia in Oftalmologia dell’università D’Annunzio Chieti-Pescara, intervenuto ieri mattina in piazza della Rinascita, a Pescara, nel corso della conferenza stampa “Nuove tecnologie e prospettive future per la cura delle malattie oculari”. L’iniziativa, organizzata in occasione della Giornata mondiale della vista, ha offerto ai cittadini la possibilità di sottoporsi a screening visivi gratuiti, eseguiti dal personale specializzato del centro a bordo dell’unità mobile della fondazione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb), promotrice dell’evento insieme all’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti. Le visite – aperte a tutti – si sono svolte dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, arrivando così a un totale di cento controlli complessivi.

I DISTURBI IN AUMENTO

Nel corso degli screening sono state effettuate misurazioni della vista e valutazioni mirate a individuare disturbi oculari, con particolare attenzione alla miopia: una condizione in costante aumento – soprattutto tra i più giovani – anche a causa dell’uso eccessivo di tablet e dispositivi digitali. Presenti all’evento il delegato regionale Iapb, Antonello Di Deo, e il presidente regionale dell’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti Americo Montanaro. Le malattie oculari più diffuse sono miopia, glaucoma, maculopatia e sindrome dell’occhio pigro. «La miopia è sicuramente la nuova emergenza del futuro», dichiara il professor Mastropasqua, «ed è legata soprattutto all’uso eccessivo dei dispositivi digitali che favoriscono, purtroppo, l’allungamento del bulbo oculare. Il glaucoma, invece, è “il ladro silenzioso della vista”: non dà sintomi nelle fasi iniziali, ma riduce progressivamente il campo visivo. Mentre la cataratta rappresenta una patologia oggi reversibile grazie all’impianto di cristallini artificiali Edof, che consentono al paziente una visione più nitida. Anche per l’occhio secco la tecnologia offre soluzioni innovative, come la luca pulsata, capace di ridurre sensibilmente la sintomatologia mediante la produzione di lacrime artificiali».

Le nuove tecnologie

Grazie ai continui progressi scientifici – e al contributo dell’intelligenza artificiale – molte di queste patologie possono essere rallentate o fermate. «La miopia può essere trattata mediante l’utilizzo di specifiche lenti a contatto o eliminata attraverso la tecnica Smile», dichiara ancora Mastropasqua, « dai nostri studi è emerso che i pazienti operati non hanno più avuto problemi di miopia a dieci anni dall'intervento. L’intelligenza artificiale viene utilizzata anche nella cura della maculopatia, sia nella forma umida – trattata con iniezioni oculari – sia nella forma secca. Anche nel trattamento del glaucoma la tecnologia ha fatto passi in avanti grazie al laser Dslt che consente di rallentare la progressione della malattia». È necessario sottoporsi ai controlli in tutte le fasi della vita, rivolgendosi tempestivamente all’oculista in caso di: calo improvviso della vista; trauma oculare; comparsa improvvisa di copri mobili che disturbano la visione; presenza di una zona fissa o grigiastra nel campo visivo; occhio rosso o dolente e pupilla bianca. «Oggi disponiamo di strumenti tecnologici straordinari e sarebbe pertanto una follia non sfruttarli», conclude Mastropasqua, «siamo in grado di fermare molte di queste patologie, ma solo se vengono diagnosticate per tempo. L’assenza di sintomi non significa essere in salute: molte malattie oculari sono asintomatiche e, quando ci si accorge del problema, ciò che si è perso non può essere più recuperato. Per questo è importante sottoporsi a visite oculistiche periodiche: è la strada necessaria per preservare la vista».

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