Un geco comune, la foto è stata inviata al Wwf da Luciano Di Santo di Pescara

Tutti i gechi d'Abruzzo, la mappatura attraverso le segnalazioni

Campagna di Wwf e Societas Herpetologica Italica (Shi), già arrivate oltre 200 foto: è la dimostrazione che le specie presenti sono più diffuse di quanto noto 

PESCARA. Ultimi giorni per l'azione di "citizen science" che Wwf e Societas Herpetologica Italica (Shi), sezione Abruzzo e Molise, hanno lanciato il 24 aprile chiedendo di segnalare la presenza di gechi. E' possibile inviare dati e immagini fino al 30 settembre al Wwf Chieti-Pescara (chietipescara wwf.it, oggetto mail «segnalazione gechi», indicando ora, data e luogo, se possibile coordinate Gps).

I dati saranno utilizzati per testi scientifici dove i partecipanti saranno ringraziati per il prezioso contributo. Sono 200 le segnalazioni pervenute finora.

«I gechi sono piccoli e innocui sauri che cacciano prevalentemente nelle ore crepuscolari, ma si possono osservare su muri e pareti verticali anche in pieno sole - spiega il responsabile regionale della Shi Marco Carafa - Ci siamo affidati ai cittadini, costretti a casa dal Covid, per realizzare una mappatura più completa: oggi sappiamo che le specie presenti in Abruzzo, Hemidactylus turcicus, detto geco verrucoso, con abitudini notturne, e Tarentola mauritanica, o geco comune, sono più diffuse di quanto noto prima di questa campagna».