CORONAVIRUS

Tutto l'Abruzzo verso la zona rossa fino al 3 dicembre. L'ultimo nodo è sulle scuole

Pronta (da martedì o mercoledì) la nuova ordinanza regionale che stabilisce la chiusura di tutte le attività non indispensabili. Bocciate le chiusure "a pezzi". Si potrà uscire di casa solo per lavoro e stati di necessità, stop alle mense. Il comitato degli esperti: salvare il sistema sanitario

PESCARA. Tutto l'Abruzzo va verso la zona rossa. Da martedi o al massimo mercoledì, quando anche il ministro Speranza potrà dare l'ok alla nuova ordinanza regionale, chiudono scuole e attività ritenute non indispensabili fino al 3 dicembre. E per uscire di casa dovranno esserci validi motivi di lavoro e di salute, stati di necessità (sempre con l'autocertificazione) o al massimo per andare a fare la spesa.

Sono queste le decisioni che la giunta regionale di centrodestra si appresta a prendere dopo aver ascoltato le valutazioni del Comitato degli esperti. Bocciata la prima ipotesi, e cioé quella della chiusura dei grandi comuni con più casi positivi al Covid e focolai: gli esperti hanno sostenuto che la catena dei contagi è troppo estesa e che chiudere solo "a pezzi" l'Abruzzo non avrebbe avuto effetti concreti.

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Perché l'obiettivo centrale è e resta quello di salvaguardare il sistema sanitario, impedire che collassino i reparti di terapia intensiva attualmente sottoposti a forte stress e alcuni dei quali arrivati già alla saturazione.

L'unico nodo di un quadro che si è via via delineato riguarda le scuole. Gli esperti hanno chiesto alla Regione di chiuderle tutte, di ogni ordine e grado. Il presidente Marsilio sta valutando la compatibilità di questa misura con l'ultimo decreto del presidente del Consiglio che stabilisce la didattica in presenza per l'infanzia, le elementari e per la prima media, a distanza invece per la seconda e terza media (oltre che nelle superiori). Ad ogni modo l'orientamento è quello di chiudere le mense che secondo gli esperti sono fonti di contagio.

LE REAZIONI. "Mi auguro che le notizie di un'imminente chiusura delle scuole in Abruzzo siano infondate. Il presidente Marsilio si attenga alle norme nazionali anche in caso di passaggio in zona rossa. L'esempio della Campania è illuminante: la chiusura delle scuole non ferma il contagio. Marsilio non comprometta il futuro dei nostri bambini e ragazzi!": così il capogruppo Commissione Cultura e Istruzione Camera dei Deputati Gianluca Vacca (M5s).

Il vice presidente della giunta regionale Emanuele Imprudente ha voluto anticipare il proprio parere su un post: "A volte si deve fare anche ciò che non si vuole fare, perché è giusto ed opportuno. Nessuno può sfuggire alle responsabilità, questi non sono momenti per fare giochi politici e propagandistici ma sono momenti in cui prendere posizione e anticipare scelte. L’Abruzzo deve essere zona rossa con chiusura delle scuole".

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