Una spinta a mille piccole imprese

4 Giugno 2013

La graduatoria dei finanziamenti regionali. Si investe in e-commerce e tecnologia, spesso si tratta di giovani imprenditori

PESCARA. «È stata una risposta commuovente quella al bando per l’accesso al Fondo Microcredito Fse della Regione». Marco Castelli, commercialista, di progetti di imprenditori che hanno richiesto il microcredito alla Regione ne ha visti passare parecchi. La graduatoria di quelli finanziati, 960 in tutto, è stata pubblicata ieri sul sito della Regione.

Dietro ogni posizione in elenco c’è la storia di chi oggi ha difficoltà a rivolgersi alle banche e la storia di chi, anche con 10mila euro da restituire in 60 mesi, riesce a tirare un sospiro di sollievo. Artigiani, commercianti, nuovi imprenditori. Sono questi i profili più ricorrenti tra quelli che hanno risposto al bando della Regione che ha messo a disposizione circa 14 milioni di euro con lo strumento del Fondo rotativo. Si tratta di uno strumento di ingegneria finanziaria per rispondere alle rilevanti difficoltà di accesso al credito attraverso le ordinarie vie bancarie da parte di microimprese e lavoratori autonomi, sia con riferimento a nuove attività, sia per il consolidamento di quelle esistenti.

Ebbene, gli abruzzesi lo hanno utilizzato, eccome. L’importo che era consentito richiedere andava dai 5mila ai 25mila euro da restituire in 5 anni e ad un tasso agevolato dell’1%. La realtà è che l’accesso al credito attraverso i canali ordinari è davvero difficile, quasi impossibile. «Alcune aziende candidate hanno chiesto poche migliaia di euro per acquistare nuovi macchinari, per incrementare le vendite», osserva il commercialista, «o per l’innovazione tecnologica. La volontà comune è quella di uscire dai confini territoriali. Serve credito per internazionalizzarsi, per sfruttare i nuovi canali di vendita, il web, il commercio elettronico. Guardando le idee degli imprenditori mi sono reso conto che dietro una richiesta di diecimila euro ci sono spesso aspettative altissime». E-commerce, dunque, e tecnologia sono gli investimenti considerati i più azzeccati dai piccoli imprenditori abruzzesi. Sia per chi un’azienda la sta costituendo ora, che per chi vuole rilanciare un’attività già esistente.

«Il bando era rivolto anche ai liberi professionisti», spiega la commercialista Manuela Di Marcello, «e molti di loro hanno investito, ad esempio nella formazione. Una delle imprese di nuova costituzione ha presentato un progetto di ambito informatico, paperless, per l’archiviazione elettronica dei dati. La difficoltà nell’accesso al credito è un problema serio, questo bando è stato une vera e propria boccata d’aria». Ma entro quanto tempo verrà erogato il credito alle imprese utili in graudatoria? «Secondo il bando», prosegue la Di Marcello, «Entro 10 giorni il beneficiario riceverà la comunicazione ufficiale ai fini dell’erogazione del credito. Dopodiché, lo stesso beneficiario entro 30 giorni dovrà comunicare l’accettazione del credito stesso. Successivamente si procederà all’erogazione».

Soddisfatto dell’esito del bando l’assessore regionale al lavoro Paolo Gatti: «Novecentosessanta attività hanno ottenuto il prestito agevolato fino ad euro 25mila euro al tasso dell'1 per cento. Siamo tra le prime Regioni a completare un percorso complesso come quello del microcredito, lieti di aver potuto offrire un piccolo prestito che rappresenta un gigantesco segnale di speranza per il mondo produttivo abruzzese».

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