Vasto, prof maltratta gli alunni. Sospeso

Insulti e offese dalla cattedra: insegnante nei guai

VASTO. Per due mesi non potrà insegnare: G.C., 57 anni, docente della scuola media Rossetti ha ricevuto dai carabinieri la notifica di un provvedimento di sospensione dall’esercizio della professione di insegnante in scuole pubbliche o parificate. L’insegnante è accusato di reiterati comportamenti lesivi nei confronti degli alunni: azioni offensive e frasi denigratorie. Un fulmine a ciel sereno per i colleghi e i dirigenti della Rossetti.

Assente la preside, Letizia Daniele, il suo vice preferisce non commentare in alcun modo il provvedimento.

Le indagini dei carabinieri sono iniziate mesi orsono in seguito alle lamentele di alcuni genitori ai quali i ragazzi avevano raccontato lo strano comportamento di G.C.. «Dalle indagini sono emersi particolari che hanno trasformato le lagnanze in denunce. Il docente è accusato di abuso dei mezzi di correzione e maltrattamenti verso i fanciulli», dice il comandante della compagnia dei carabinieri, capitano Giuseppe Loschiavo.

Stando a quanto denunciato dalle famiglie degli alunni, l’insegnante oltre a non svolgere regolarmente l’attività didattica, avrebbe dato agli alunni “voti a casaccio”. Le sue lezioni erano insolite e particolari: il docente avrebbe passato le ore a parlare del più e del meno con gli studenti, mandando sms dal contenuto scurrile. E’ capitato anche che il professore si fosse assopito in aula.

«La cosa più grave», spiegano dai carabinieri, «è che il professore pare fosse solito indirizzare ai ragazzi offese e insulti. Nei confronti di alcuni alunni avrebbe avuto addirittura un comportamento minaccioso e violento al punto da provocare vere e proprie lesioni con riperussioni sullo stato di salute e della psiche».

Verificate prove e testimonianze, ieri mattina il gip del Tribunale, Caterina Salusti, in accoglimento delle richieste della Procura ha disposto la sospensione del docente per due mesi. «Il provvedimento si è reso necessario per evitare che il professore potesse reiterare i comportamenti pregiudizievoli contro i ragazzi o potesse inquinare le prove», dicono gli investigatori.

La decisione dell’autorità giudiziaria è stata accolta con stupore dai cittadini e soddisfazione dei genitori delle presunte vittime dell’insegnante. Più cauta e composta la reazione della scuola che ha accolto l’ordinanza del giudice con un telegrafico “no comment”.

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