Villa Pini, Salini direttore sanitario

17 Settembre 2009

L’ex presidente della giunta ed ex assessore regionale assunto da Enzo Angelini. Direttore amministrativo è Scioli un ex funzionario della Regione Il Pd: nomine fatte contro la giunta

PESCARA. Le sorprese a Villa Pini non finiscono mai. «Si lo abbiamo visto», raccontano i sindacalisti, «camminava nella clinica, ci siamo chiesti cosa faceva». L’uomo misterioso ha un volto. Si tratta di Rocco Salini 78 anni che a Villa Pini è approdato come neo direttore sanitario. Medico e politico da una vita, sindaco di Elice, ex presidente della giunta regionale travolta nel 1992 dalle accuse del pm aquilano Fabrizio Tragnone che indagava sui fondi europei Pop. La giunta e Salini vennero arrestati, ma solo lui come presidente condannato per falso.

Esponente della vecchia Dc, gaspariano di ferro, risorge fino a rientrare nel 2000 alla Regione con il centrodestra, come assessore alla sanità e vice del presidente Giovanni Pace. Il rientro a Palazzo dell’Emiciclo avvenne tra due ali di folla plaudente. Salini non trattenne le lacrime di gioia. Le felicitazioni però durarono poco, tanto che Pace se ne liberò. Nacque il «Caso Salini», ossia: può un esponente politico condannato per falso essere vice presidente della giunta? Per i legislatori la risposta è «no», ma la legge prevede anche che può essere eletto in Parlamento. Con un record di voti Rocco Salini diventò senatore ma fece anche di più, convinse Carlo Masci, all’epoca ai primi passi nella politica e ora assessore al bilancio della giunta Chiodi, a fondare il «Terzo polo abruzzese». Masci ci credette fino in fondo, Salini un po’ meno. Berlusconi, che non voleva liste fuori da Forza Italia li convocò ad Arcore e chiese: «Cosa chiedete?» Masci ribattè sul «Terzo polo». Tornò a Pescara a mani vuote, Salini invece diventò sottosegretario alla sanità nel 2005. Poi la crisi del governo Berlusconi, l’arrivo di Prodi e l’uscita di scena dell’anziano esponente Dc.

Ora, il ritorno. «Torno da medico», fa presente, nella clinica Villa Pini dell’imprenditore Enzo Angelini, il super teste della Procura della Repubblica di Pescara che il 14 luglio 2008 ha fatto scattare l’arresto del presidente della giunta regionale Ottaviano Del Turco, di due assessori e altri esponenti politici. Salini però mette le mani avanti e ricorda che è stato direttore sanitario all’ospedale di Chieti e Atri. «Sono a Villa Pini come tecnico, quindi fuori dalla politica», racconta Rocco Salini a il Centro, «ritorno a fare quello che ho fatto per tanto tempo. E penso di aver fatto anche bene, come all’ospedale di Atri che diventò una struttura di prestigio nazionale e credo di aver fatto bene anche all’ospedale di Chieti. Villa Pini è una clinica di grosso prestigio sanitario. Mi hanno chiesto di dare una mano ad una struttura in difficoltà ed ho accettato penso di aver fatto anche bene. Sono abruzzese e ci tengo che al patrimonio sanitario di questa regione».

Con Salini arriva a Villa Pini anche un ex funzionario della Regione, Liberato Scioli che ha la carica di direttore amministrativo. Il primo commento è di Camillo D’Alessandro capogruppo alla Regione del Partito: «Ogni azienda è libera di nominare chi vuole», dice D’Alessandro, «ma c’è una singolare coincidenza politica e territoriale tra la nomina del senatore Rocco Salini, noto e stimato esponente del Pdl, e un assessorato, quello alla sanità, il cui titolare è dello stesso partito e della stessa provincia, quella teramana. Una coincidenza che apre scenari sui quali ci sono legittimi dubbi, perché la nomina di Salini arriva proprio mentre la Regione si appresta a prendere importanti decisioni che riguardano Villa Pini».