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Zone rosse, si può uscire o entrare per lavoro e i sindaci possono vietarlo

Nuova ordinanza correttiva del presidente della Regione per i comuni di Tocco da Casauria, Atessa e San Giovanni Teatino

PESCARA. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, con un'ordinanza correttiva, chiarisce definitivamente la questione relativa alla possibilità di entrare e uscire, per questioni di lavoro, dai tre comuni abruzzesi inseriti in zona rossa: Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria.

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Il tema, nelle ultime ore, ha fatto discutere non poco. Ieri, esponenti del Gruppo tecnico scientifico regionale (Gtsr) avevano fornito un'interpretazione più restrittiva, parlando di «zona rossa rinforzata» e della necessità di disporre di un'autorizzazione del sindaco per lasciare il territorio comunale.

Come riporta anche l'agenzia Ansa, l'ordinanza correttiva e integrativa chiarisce definitivamente: «Anche a seguito di un confronto con i sindaci interessati - si legge in una nota dello staff del governatore - si è ritenuto opportuno riscrivere i punti relativi alla disciplina da adottare, per evitare che si potesse ingenerare alcuna confusione. Il presidente ha chiarito ai sindaci che l'interpretazione che ne avevano data e le relative ordinanze comunali emanate che, soprattutto nei due comuni più grandi, avevano garantito l'integrale applicazione della disciplina di cui all'art. 3 del DPCM 14 gennaio 2021, era corretta e rispondeva allo spirito dell'Ordinanza presidenziale». «Con la nuova ordinanza si ribadisce e chiarisce che nei comuni "zona rossa" vigono le regole previste a livello nazionale dal DPCM, che consentono a tutti di recarsi al proprio posto di lavoro; i sindaci hanno, in deroga a tale disciplina, il potere di autorizzare o vietare l'ingresso o l'uscita dal proprio comune laddove esigenze di tutela della salute pubblica e/o urgenze indifferibili lo rendano necessario».