L’India bombarda il Pakistan, è guerra tra le due potenze nucleari

Il governo di Nuova Delhi ha rivendicato il bombardamento di 9 siti descritti come “campi terroristici”. Islamabad parla di “atto di guerra” e promette rappresaglie. Scontri a fuoco lungo il confine del Kashmir
L'India bombarda il Pakistan: il governo di Nuova Delhi ha confermato di aver colpito 9 siti che ha descritto come «attacchi di precisione contro campi terroristici» nella parte di Kashmir controllata da Islamabad, pochi giorni dopo aver accusato il Paese di un attacco sul lato indiano della regione contesa. Gli attacchi missilistici sono stati condotti da aerei che non hanno mai violato lo spazio aereo pachistano. L'esercito pakistano ha dichiarato che sono state prese di mira diverse località, nel Kashmir e nella provincia più popolosa del Paese, il Punjab, al confine con l'India. Le autorità pachistane hanno chiuso lo spazio aereo intorno alle città di Lahore e Karachi. Al momento sarebbero 8 i pachistani uccisi e 35 i feriti. La rivendicazione e la rappresaglia «Giustizia è fatta», ha scritto su X il ministero della Difesa di Nuova Delhi, che poi in un comunicato ha parlato di attacchi «precisi, misurati e non atti a provocare un'escalation», sottolineando anche come non siano stati presi di mira obiettivi militari, ma solo «infrastrutture» usate per «pianificare e dirigere» attacchi terroristici contro l'India. Il Pakistan ha dichiarato di aver già avviato la propria rappresaglia. Le segnalazioni di scontri a fuoco tra truppe indiane e pakistane lungo la Linea di Controllo, il confine di fatto che divide il Kashmir tra India e Pakistan, continuano ad arrivare.
Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha confermato gli attacchi, definendo “vigliacca” l'operazione dell'India. Su X Sharif ha avvertito che il suo Paese “ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra imposto dall'India” e che “l'intera Nazione” è al fianco delle forze armate pakistane per capire “come affrontare il nemico”.