10 “buoni titoli” per giudicarci!

BicicplanPESCARA – L’articolo a firma di Ylenia Gifuni, uscito domenica 6 luglio a proposito della riapertura al traffico veicolare di Corso V. Emanuele, in cui si riportano tratti di una mia intervista telefonica, esprime abbastanza fedelmente il mio pensiero. Ma il titolo: “Dagli amici della bicicletta via libera alle auto sul corso“, e il sottotitolo: “Odoardi di Pescarabici difende la scelta della giunta di riaprire al traffico“, sono alquantofuorvianti rispetto al testo che ne è seguito.


Il fatto di non essermi espresso in quei termini e soprattutto alcuni conseguenti commenti non lusinghieri apparsi sui social network e rivolti alla mia persona e all’associazione che rappresento, impongono quanto meno un chiarimento.
La decisione di ritagliare aree ciclo-pedonali nel centro urbano è a nostro avviso sicuramente positiva, ma ci piacerebbe che la cosa venisse fatta tenendo conto di un chiaro contesto pianificatorio, che discendesse, almeno, da un Piano Urbano del Traffico (PUT), magari aggiornato e vigente, se non altro per capire quale idea di città e di mobilità sottendono eventuali interventi isolati.
Nel caso in specie, ed in maniera evidente e a tratti fortemente critica, è venuta fuori tutta l’ambiguità dell’assenza di un obiettivo dichiarato, cioè: “come e cosa fare per migliorare la mobilità urbana e per rendere quindi più vivibile, per tutti, la città nel suo insieme”.
La non esistenza di un contesto pianificatorio di riferimento può determinare situazioni incresciose, come quelle verificatesi: da una parte un tratto di strada pedonalizzato in linea con un’arteria dinamicamente e funzionalmente diversa, dall’altro la realizzazione di un groviglio di incrocio ad alta criticità, soprattutto per la mobilità leggera e “debole”. Ne è uscita fuori una situazione funzionalmente ambigua che sta ora generando gravi conflitti, che andranno in qualche modo risolti.
Il fatto che ora la nuova Amministrazione debba, con evidenti difficoltà, trovare soluzioni a questo delicato e incerto assetto infrastrutturale, non può che far riflettere su come sarebbe stato più opportuno procedere ieri per fare meglio domani.
Al di là di quella che sarà la scelta, e che noi chiediamo il più possibile aderente ai principi della qualità della vita, a nostro avviso essa non potrà che essere temporanea, ovvero da confermare o meno all’interno di un contesto di PIANO che auspichiamo, attraverso un percorso partecipato, quanto prima predisposto e attuato. Sarebbe grave continuare a venir meno a questo obbligo normativo!
Governare una città non è un puro esercizio progettuale ancorché sorretto da un mandato elettorale. E’ l’arte del dialogo con i cittadini, della rappresentanza dei loro interessi, magari collettivi, soprattutto nel rispetto delle regole, sostenuti anche da un grande senso di responsabilità.
Infine, se dobbiamo essere giudicati da alcuni titoli, suggeriamo di utilizzare quelli del decalogo “10 punti irrinunciabili” (che invitiamo a leggere qui: http://www.pescarabici.org/10-punti) che abbiamo sottoposto a tutti i candidati alla carica di Sindaco (e che l’attuale ha sottoscritto), sulla cui attuazione vigileremo, meglio se non da soli e insieme a tutti coloro che in questa causa ci vorranno sostenere.
Giancarlo Odoardi – Presidente FIAB Pescarabici