10 dicembre

9 Dicembre 2021

Oggi, ma nel 1944, a Tramonti di Sotto, in provincia di Pordenone, sul muro esterno del cimitero, venivano fucilati, da repubblichini del battaglione “Valanga” della X flottiglia Mas, 10 partigiani della zona, inquadrati per lo più nella brigata garibaldina “Tagliamento”, che erano stati catturati il giorno precedente, a Palcoda, disabitata frazione di Tramonti di Sotto.

Le vittime erano state rinchiuse nella macelleria cittadina e poi interrogate nel palazzo del Municipio di piazza Santa Croce. Erano orfane del loro comandante, Giannino Bosi (nella foto, particolare), detto “Battisti”, del 1920, di Piacenza, già sottotenente di complemento del 1° reggimento fanteria aggregato alla brigata “Re” del regio esercito fino all’8 settembre 1943, che, sempre a Tramonti di Sotto, rimasto senza munizioni, il 5 dicembre di quel ’44, piuttosto che cedere ai tedeschi e cadere nelle grinfie del nemico si era riservato l’ultimo proiettile per suicidarsi. Stessa sorte aveva scelto la sua compagna di lotta e di vita, Jole De Cillia, chiamata “Paola”, del 1921, di Ampezzo, infermiera. Quest’ultima, il 20 dicembre 1957, verrà insignita della medaglia d’argento al valor militare, alla memoria. Al suo fidanzato, invece, verrà assegnata quella d’oro, sempre alla memoria.

Dei 10 fucilati 7 erano garibaldini e 3 osovani, ovvero appartenenti alla brigata autonoma Osoppo. Erano del primo gruppo: Carlo Sclavi, alias “Chico”, del 1917, di Casteggio; Adalgerio Cecconi, “Moschetti”, del 1923, di Colloredo di Montalbano; Gino Minin, “Carnera”, del 1925, di Tramonti di Sotto; Gino De Filippo, “Nerone”, del 1926, di Claut; Ottavio Cominotto, “Romeo”, del 1920, di Valeriano; Osvaldo Rigo, “Davide”, del 1926, di Pontebba; Vittorio Flamini, “Fracassa”, del 1919, di Assisi. Rientravano nel secondo: Salvatore Villani, “Cossu”, del 1914, di Santa Teresa di Gallura; Cosimo Moccia, “Aldo”, del 1922, di Manduria; Ulderico Rondini, “Romano”, del 1924, di Roma. La vicenda dell’estremo sacrificio di Bosi e De Cillia, comunque collegata alla triste sorte dei 10 partigiani finiti nel camposanto di Tramonti di Sotto, verrà raccontata nelle 128 pagine del volume di Alberto Buvoli “Il partigiano Battisti. Giannino Bosi medaglia d'oro della Resistenza friulana”, che verrà pubblicato dalla casa editrice Il Poligrafo, di Padova, nel 1995.