11 giugno

Oggi, ma nel 1912, a Homs, in Libia, cominciava quello che passerà alla storia come combattimento dei Monticelli di Lebda, nel contesto della guerra italo-turca cominciata il 29 settembre 1911, che si chiuderà il giorno successivo, 12 giugno, con la vittoria tricolore e 60 vittime nello schieramento del Belpaese. Precisamente i decessi saranno di 3 ufficiali e di 57 graduati di truppa. La formazione italica era composta prevalentemente da militari della brigata “Salerno” dell’89° reggimento fanteria, posto agli ordini del tenente molisano Cesare Gazzani. Le perdite avversarie, invece, saranno valutate in 421 morti.
Gazzani, in particolare, di Campobasso, di 28 anni, cadrà proprio in quella pugna il 12 giugno, nell’assalto al fortino B da parte degli arabo-ottomani, e verrà insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Gazzani, dopo aver completato l’Accademia militare di Modena e aver trascorso tre anni a Siena nel’87º reggimento di fanteria della brigata “Friuli”, era partito come volontario per la conquista della Quarta sponda (nella foto, particolare, una carta geografica di propaganda diffusa in Italia al 25 novembre 1911), spinto dall’impeto di essere diventato tenente in servizio permanente effettivo nel regio esercito.
Si era imbarcato per Tripoli, da Napoli, il 18 dicembre 1911. Tra le operazioni portate a termine contro la Sublime porta, il 27 febbraio 1912, in particolare, aveva guidato con successo l’operazione che aveva permesso la conquista dell’altura strategica di El-Mergheb. Verrà onorato con la via che porterà il suo nome e il suo cognome nella cittadina natale.