18 GENNAIO

Oggi, ma nel 2014, a Roma, in largo del Nazareno, sede del Partito democratico, Matteo Renzi, segretario del Pd, e Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, siglavano l’accordo che passerà alla storia politica del Belpaese come Patto del Nazareno.
Avveniva durante il governo guidato da Enrico Letta, in carica dal 28 aprile 2013. Il patto serviva per stabilire alcune riforme istituzionali, tra le quali spiccavano: la modifica del titolo V della parte II della Costituzione, quello atto a regolare il rapporto tra lo Stato e le Regioni; la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie; l’approvazione della nuova legge elettorale, ovvero l’Italicum, legge 6 maggio 2015 numero 52, che sarà ufficializzata il 20 gennaio successivo proprio da Renzi (nella foto, particolare, in televisione, con l’immagine del Cavaliere alle spalle), ma che di fatto non verrà mai applicata e verrà soppiantata dal Rosatellum, legge 3 novembre 2017 numero 165, da nome del proponente Ettore Rosato, deputato del Pd.
L’Italicum, secondo il Patto del Nazareno, sarebbe dovuta entrare in gioco al posto del Porcellum, legge 21 dicembre 2005 numero 270 detta anche legge Calderoli dal nome del proponente il ministro per le Riforme istituzionali Roberto Calderoli della Lega, che era stato dichiarato parzialmente illegittimo dalla Corte costituzionale, il 14 gennaio 2014.
All’incontro capitolino partecipavano anche Lorenzo Guerini, per i “dem”, e Gianni Letta, per Fi. Ma tutto quanto stabilito salterà con l’elezione, il 31 gennaio successivo, di Sergio Mattarella al Quirinale, dopo le dimissioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che era già al secondo mandato, del 14 gennaio precedente. Sia la stipula che il mancato rispetto di quanto pattuito causerà spaccature all’interno delle due formazioni politiche, verrà bollato come "inciucio" tra fazioni contrapposte e desterà anche malumore tra i pentastellati, ritenuti ago della bilancia.
Renzi diverrà presidente del Consiglio dei ministri, scalzando il collega di partito Enrico Letta tra non poche polemiche anche all’interno della sua stessa compagine, il 22 febbraio successivo, e rimarrà in carica fino al 12 dicembre 2016. Tutta la vicenda verrà raccontata nel volume di Massimo Parisi, -già onorevole forzista al tempo dell’intesa Renzi-Berlusconi, poi confluito nel gruppo misto di Montecitorio, il 23 settembre 2015- intitolato “Il patto del Nazareno”, con prefazione di Giuliano Ferrara, che verrà pubblicato dalla casa editrice Rubettino, di Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, nel 2016.