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20 maggio

Oggi, ma nel 1980, a Roma, veniva fondata l'associazione ambientalista Legambiente, con il nome di Lega per l'ambiente, con Enrico "Chicco" Testa come segretario generale e poi presidente. Il nome Legambiente verrà dato nel 1992, in occasione del IV congresso nazionale di Parma. La sede storica sarà quella di via Salaria 403. Nel 1995 verrà pubblicato il primo numero del mensile La nuova ecologia, organo ufficiale, che riprendeva nel nome quello della testata del 1978 Ecologia, ideata dai primi nuclei anti nucleare sorti nel Belpaese. Insieme, tra i promotori di Lega per l'ambiente del 1980 c'erano, tra gli altri, anche: Maurizio Sacconi, futuro ministro del Lavoro in quota Forza Italia, dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011, con Silvio Berlusconi presidente del consiglio dei ministri; Laura Conti, che sarà deputato Pci dal 2 luglio 1987 al 22 aprile 1992; Fabrizio Giovenale, architetto già direttore generale dell'Istituto per lo sviluppo dell’edilizia sociale, ente pubblico che si era occupato della ricostruzione dei centri abitati della Valle del Belice distrutti dal terremoto del 14-15 gennaio 1968; Enzo Tiezzi, docente di chimica dell'università di Siena e parlamentare della sinistra indipendente dal 2 luglio 1987 al 22 aprile 1992.

La Lega per l'ambiente nasceva all'interno dell'Associazione ricreativa culturale italiana, politicamente orientata a sinistra, come unione di cittadini impegnati sul fronte della difesa ecologica. Diverrà un'organizzazione autonoma dall'Arci nel 1986. Nel 1987, dopo Testa, di Bergamo, classe 1952, che il 2 luglio di quell'anno verrà eletto deputato del Partito comunista italiano (nella foto, particolare, Testa ad una manifestazione indetta dai Verdi, proprio nella veste di onorevole del Pci), rimanendo in carica fino al 14 aprile 1994, alla guida di Legambiente arriverà Ermete Realacci. Quest'ultimo, di Sora, in quel di Frosinone, del 1955, futuro deputato della Margherita dal 30 maggio 2001 al 27 aprile 2006, rimarrà in carica fino al 2003 per poi diventare presidente onorario.

Le basi per la creazione dell'associazione col simbolo del cigno verde in campo giallo venivano poste nella campagna nazionale contro l'energia nucleare che tutta la galassia politicamente rossa aveva intrapreso a cominciare dal 1975 e che a sua volta era derivata dalla crisi petrolifera globale del 1973. In quel contesto erano state ripescate le pionieristiche intraprese in tutela dell'ecosistema escogitate dall'ecologista e pacifista Alexander Langer, già direttore del quotidiano della sinistra extraparlamentare Lotta continua, originario di Vipiteno, in provincia di Bolzano, del 1946, fondatore dei Verdi e propugnatore del movimento verde europeo. L'incidente che si verificherà alla centrale nucleare di Cernobyl, in Ucraina, il 26 aprile 1986, renderà il percorso di Legambiente ancora più significativo e spingerà i vertici dell'organizzazione ad un impegno ancora più marcato.

Sempre del 1986 sarà la prima edizione della campagna di Goletta verde, col viaggio dell'imbarcazione da Sanremo a Trieste, lungo 4mila chilometri di coste italiane, organizzato, in quell'estate, insieme al settimanale "L'Espresso", per verificare lo stato di salute dei tratti considerati maggiormente frequentati dai bagnanti non solo italiani. Sarà il primo studio sistematico sull'inquinamento marino, con 45 tappe, in un periodo storico nel quale l'interesse degli ambientalisti era riversato più che sul mare sui fronti del no all'energia atomica, della lotta allo smog e al contenimento del traffico automobilistico, allo smaltimento intelligente dei rifiuti, non solo radioattivi. Goletta verde, col suo laboratorio analisi galleggiante, in grado di informare i cittadini sulla salute del loro mare quasi in tempo reale, attraverso le puntuali conferenze stampa organizzate nei vari porti toccati, arriverà dopo quattro anni dall'entrata in vigore del decreto sulle acque di balneazione, il numero 470 del 1982, che, nonostante l'obbligo per le Regioni di effettuare controlli e informare i cittadini, non avevano prodotto alcun dato attendibile.