21 AGOSTO

20 Agosto 2023

Oggi, ma nel 1989, in tutta Italia, su Rai 1 e su Rete 4, veniva mandato in onda lo spot pubblicitario SIP della teleselezione con la ventenne Yvonne Sciò, che con la cornetta in mano, lanciava il futuro tormentone: «Mi ami? ma quanto mi ami? [...] Mi pensi? Ma quanto mi pensi?».

Il siparietto promozionale era stato ideato e sviluppato dall’agenzia torinese Armando Testa, che dal 1985 curava le campagne per l’azienda telefonica di Stato, fondata, proprio nel capoluogo piemontese, nel 1964. Lo sketch (nella foto, particolare, un fotogramma) lanciava l’attrice romana e sdoganava nel Belpaese la possibilità di conversazioni via cavo, anche piuttosto lunghe, pure da una città all’altra dello Stivale, sfatando definitivamente la paura della famiglia media tricolore di ricevere la bolletta “salata”, spesso a causa dei figli. L’Italia che si apprestava a chiudere gli ’80 era alle prese con i moderni apparecchi a tasti, modello Pulsar, introdotti nel 1985, che avevano archiviato, con buona pace dei genitori, l’iconico lucchetto blocca ghiera girevole dell’apparecchio a disco, il Siemens s62, noto anche come “Bigrigio”. La voce fuoricampo della reclame con la Sciò rimarcava come 3 minuti di chiacchiere tra Milano e Palermo costassero al massimo 2mila lire, quanto un cono gelato.

La comparsa della Sciò si inseriva tra la formula promozionale datata 1986, con lo slogan “Il futuro in linea”, per sottolineare lo sforzo aziendale per sostituire gli obsoleti selettori con i chip elettronici, e il battage, che diverrà memorabile, di “una telefonata allunga la vita”, del 1994, con il comico Massimo Lopez, per la Telecom, e la sua battuta: «A proposito, l’aglio nella carbonara ci va o no?». Nel mezzo si infilerà il promo “Mi ami, ma quanto mi ami…? / bis, per l’avviso di chiamata, con Alessandra Bellini, nel 1991, che però susciterà non poche polemiche, da parte dei moralisti, perché la sedicenne lascerà in sospeso un “fidanzatino”, per flirtare telefonicamente con l’altro.