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23 LUGLIO

Oggi, ma nel 1962, a Roma, sul Programma nazionale Rai, il telecronista Luca Di Schiena, futuro direttore del Tg3 dal 1980 al 1987, annunciava ai telespettatori italiani il primo collegamento televisivo in mondovisione. Il miracolo della tecnologia avveniva attraverso il satellite artificiale Telstar 1, che era stato lanciato, dalla base statunitense della Nasa di Cape Canaveral, il 10 luglio precedente, e che era in orbita geocentrica. Il successo consentiva di dar vita all’atteso primo collegamento su piccolo schermo tra Usa ed Europa.

L’esperimento segnava di fatto l’ingresso della tv nell’era della copertura globale. I servizi mandati in onda dalla televisione di Stato italiana come test erano coordinati dai registi Ubaldo Parenzo, Giuseppe Sibilla, Franco Morabito, Giovanni Coccorese e Mario Conti. Oltre all’Italia partecipavano all'intrapresa rivoluzionaria altri 15 Paesi europei e gli States. La durata del collegamento però era pionieristica e di breve durata. Era limitata dal moto del satellite, che non era geostazionario, ma poteva far rimbalzare suoni ed immagini tra il vecchio ed il nuovo continente solo fino a quando entrambe le sponde dell’oceano Atlantico fossero visibili dalla posizione della caratteristica palla di metallo dalle molteplici sfaccettature (nella foto, particolare) in movimento, a 952 chilometri di perigeo e a 5933 di apogeo.

La copertura tricolore era complessivamente della durata di 8 minuti e comprendeva: estratti del brano “Tu es Petrus”, dal concerto nella Cappella Sistina; riprese dal Colosseo e dal palazzo della Fao, alle Terme di Caracalla, dove erano parallelamente in corso due rappresentazioni della “Tosca”, di Giacomo Puccini, nel dettaglio la romanza "E lucean le stelle", cantata dal tenore Ferruccio Tagliavini; l’approfondimento sulla pesca in Sicilia, tra tradizione e innovazione, girato a Mazzarò di Taormina. Le prove per il sistema di ricezione  satellitare in mondovisione erano cominciate l’11 luglio precedente, ovvero a 24 ore dall'assestamento di Telstar 1, dalle stazioni di Goonhilly Down, in Inghilterra, Pleumeur-Bodou, nella Bretagna francese, che avevano ricevuto le immagini provenienti dalla stazione a stelle e strisce di Andover.