Il gol di Pierino Prati

TODAY

23 marzo

Oggi, ma nel 1975, a Roma, allo stadio Olimpico, veniva disputato quello che passerà alla storia del calcio nazionale come il derby del sorpasso.

Come titolerà nelle pagine sportive Stampa sera, l'edizione pomeridiana del quotidiano La Stampa di Torino, nell'edizione in edicola quello stesso 23 marzo: "Alla Roma il derby del sorpasso". Ovvero la sfida casalinga tra i biancocelesti e i giallorossi, terminata 0-1, con rete dell'attaccante Pierino Prati (nella foto, particolare, proprio subito dopo la marcatura), al 76° minuto di gioco, nella porta difesa da Felice Pulici. La battaglia, dato il numero di falli fischiato dall'arbitro Luigi Agnolin, della sezione Aia di Bassano del Grappa, si consumava sotto il diluvio, davanti a 68mila spettatori, dei quali 42.112 paganti, per un incasso di 189.204.800 lire. La Lazio, allenata da Tommaso Maestrelli, formazione campione d'Italia in carica, al suo primo titolo tricolore conquistato nella stagione agonistica precedente, 1973-1974, si vedeva superata nella scalata verso lo scudetto proprio dalla compagine della Lupa del commissario tecnico svedese Nils Liedholm. Anche se poi, il 18 maggio successivo, il campionato, iniziato il 6 ottobre 1974, sarà vinto dalla Juventus, seguita dal Napoli. La Roma si dovrà accontentare della terza piazza, comunque davanti alla Lazio, che giungerà quarta in classifica.

Il goal siglato da Prati, originario di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, classe 1946, alla Roma dal 1973 dopo aver indossato la divisa del Milan, nel cui settore giovanile era anche cresciuto, diverrà un'icona delle dispute del pallone tra le due realtà dell'Urbe. E il derby del sorpasso era più che una partita un regolamento di conti interno alla Città eterna per ristabilire le gerarchie calcistiche. Con grande soddisfazione della Roma, sfumava ogni possibilità della Lazio d'inseguire il secondo scudetto consecutivo. Pulici, di Sovico, in quel di Monza, del 1945, alla Lazio dal 1972, dopo essere stato nel Novara, considerato estremo difensore di grande caratura, che durante la sua permanenza alla Lazio non aveva saltato una partita praticamente non lasciando spazio agli altri due portieri del club, Avelino Moriggi e Giuseppe Avagliano, verrà ritenuto lo "sconfitto" della XXIII giornata del campionato 1974-1975 di serie A, proprio per aver permesso alla palla lanciata da Prati di violare la sua rete.