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25 giugno

Oggi, ma nel 2012, a Bologna, allo stadio Renato Dall'Ara, in occasione del concerto organizzato per raccogliere fondi a sostegno degli abitanti dell'Emilia Romagna, colpiti dal terremoto del 20 maggio precedente, che aveva causato 7 vittime e danni agli edifici stimati per 13 miliardi e 273 milioni di euro, tornava a cantare in pubblico, dopo 42 anni dall'addio al palcoscenico, Caterina Caselli.

Nella serata, trasmessa in diretta su Rai 1 e condotta da Fabrizio Frizzi, la Caselli interpretava, insieme a Francesco Guccini (nella foto, particolare, i due artisti durante la loro esibizione), il brano scritto da Guccini nel 1967 e portato al successo dai Nomadi "Per fare un uomo". Poi, da sola, la Caselli, di Modena, classe 1946, che dal matrimonio con Piero Sugar, il 30 giugno 1970, si era dedicata all'attività di produttrice discografica, deliziava il pubblico dei 40mila presenti più quello a casa davanti al televisore riproponendo un suo successo: "Insieme a te non ci sto più". Pezzo composto nel 1968 da Paolo Conte, fatto conoscere nello stesso anno proprio da "Casco d'oro" -soprannome derivante dalla storica acconciatura ideata per lei dai Vergottini nel 1966, al tempo di "Nessuno mi può giudicare"- e nel tempo divenuto un classico della musica leggera nazionale.

Nel suo percorso professionale come scopritrice di talenti canori la Caselli aveva lanciato anche voci di successo come Giuni Russo, Andrea Bocelli, gli Avion Travel, Elisa, i Negramaro, Malika Ayane e Raphael Gualazzi. Nell'appuntamento bolognese, oltre alla Caselli e a Guccini, tra i 17 big in scaletta erano presenti anche: Luciano Ligabue, Gianni Morandi, Adelmo "Zucchero" Fornaciari, Raffaella Carrà, Filippo Neviani "Nek", Samuele Bersani, Luca Carboni, Cesare Cremonini, Laura Pausini, Paolo Belli, Andrea Mingardi, il flautista Andrea Griminelli. Tutti idealmente rendevano anche un tributo a Lucio Dalla, morto l'1 marzo precedente, d'infarto, a Montreux, in Svizzera, a 69 anni. Mentre contestata era l'assenza di Vasco Rossi che si era rifiutato di partecipare preferendo percorrere altre vie di solidarietà. Tra i gruppi erano presenti: i Modena City Ramblers con Stefano Bellotti "Cisco", gli Stadio, i Nomadi, promotori dell'evento con il tastierista Beppe Carletti in testa.

Lo spunto era stato preso dall'esperimento benefico messo in atto dai 56 artisti uniti per l'Abruzzo, con Domani, pezzo di Mauro Pagani del 2003, trasmesso in radio il 6 maggio 2009 e poi venduto come singolo, sempre per mettere insieme risorse destinate alla ricostruzione post sisma dell'Aquila del 6 aprile 2009. L'incasso del concerto per l'Emilia era di 1.189.896,18 euro, tra donazioni e tagliandi d'ingresso venduti, con 36.572 biglietti staccati al prezzo di 30 euro ciascuno. Il totale racimolato verrà devoluto all'Azienda sanitaria locale di Modena per la ricostruzione degli ospedali Bernardino Ramazzini di Carpi e Santa Maria Bianca di Mirandola.