Lo scienziato Paolo Magretti, vincitore nel 1876 della prima edizione della Milano-Torino di ciclismo

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25 maggio

Oggi, ma nel 1876, a Torino, Paolo Magretti (nella foto) si aggiudicava la prima edizione della Milano-Torino di ciclismo, promossa dal "Veloce club" meneghino. La sfida era disputata sui 150 chilometri di percorso, verrà ritenuta dagli addetti ai lavori la gara a pedali in linea più antica del mondo. Nel capoluogo lombardo, da Porta Magenta, alle 4 di mattina, erano partiti in 8 e tagliavano il traguardo di corso Giulio Cesare della città sabauda in 4. Ovvero, oltre al già menzionato Magretti, baffuto e col pettorale numero 1, che impiegava 10 ore e 9 minuti; Carlo Ricci Gariboldi, che chiudeva con un'ora e 15 minuti in più; Bartolomeo Balbiani, con un'ora e 21 in più; Luigi Greco, con un'ora e 27 in più.

Da regolamento, come riportato nell'articolo pubblicato sul quotidiano torinese "La Stampa", del 21 maggio precedente, la competizione non si sarebbe dovuta disputare con meno di 10 iscritti, ma alla fine gli organizzatori avevano dato ugualmente il via. Il tracciato era: Milano, Magenta, Trecate, Novara, Cameriano di Casalino, Borgo Vercelli, Vercelli, San Germano Vercellese, Tronzano Vercellese, Cigliano, Chivasso, Settimo torinese, Torino. Il tempo massimo previsto per completare la sfacchinata era di 14 ore.

Tutti coloro che sarebbero stati in grado di concludere il supplizio avrebbero meritato la medaglia d'argento coniata per l'evento. Al primo, invece, andavano la medaglia d'oro e cento lire. Al secondo la medaglia aurea e 70 lire. Al terzo la medaglia del metallo più pregiato e 20 lire. L'edizione successiva di quella che diverrà una classica per i velocipedisti non solo italiani verrà organizzata il 29 giugno 1893, sempre sui 150 chilometri di distanza, e verrà vinta da Luigi Airaldi. La terza edizione sarà del 5 luglio 1896, sui 142 chilometri, che vedrà trionfare Giovanni Moro.

Magretti, il primo in assoluto a chiudere la Milano-Torino, era originario di Milano, classe 1854, benché dal 1909 diverrà cittadino di Paderno Dugnano, nel milanese. Il 2 gennaio 1876 aveva già vinto la Milano-Lecco. Il 9 aprile era giunto secondo alla Milano-Vercelli, dietro Luigi Greco. Nello stesso anno in cui faceva sua la Milano-Torino si iscriveva alla facoltà di Scienze naturali dell'università di Pavia: diverrà uno studioso di rilievo non solo nazionale degli insetti imenotteri.

Offrirà la sua esperienza catalogando, soprattutto per conto del museo di scienze naturali di Genova, le collezioni di insetti raccolte da esploratori come Vittorio Bottego, in Somalia e in Eritrea, Leonardo Fea, in Birmania, Luigi Robecchi Bricchetti, in Dancalia e in Libia. Anche Magretti, che morirà nel 1913, compirà viaggi di esplorazione volti a raccogliere campionari di zoologia: in Sardegna, nel 1877 e nel 1878; nel Sudan orientale, nel 1883; in Tunisia, nel 1899; in Eritrea, nel 1900.