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28 giugno

Oggi, ma nel 1988, a 7 miglia marittime al largo della frazione Marzocca di Senigallia, in provincia di Ancona, veniva ripescato dal peschereccio Azzurra 83, di Senigallia, che pescava a strascico nella zona, il cadavere della skipper ed ex restauratrice di mobili Annarita Curina (nella foto, particolare), di 31 anni, di Pesaro, dilaniato dalla permanenza in acqua, avvolto in una coperta e legato ad un'ancora da 17 chilogrammi di peso.

Secondo la ricostruzione processuale la vittima sarebbe stata prima anestetizzata col Valium aggiunto nel caffè e poi colpita con un fendente al fianco sinistro dall'olandese Diane Beyer, che aveva 17 anni, quindi sarebbe stata finita con 3 colpi di machete alla testa da Filippo "Pippo" De Cristofaro, di 34 anni, di Milano, separato e con una figlia. Quello che mediaticamente per la cronaca nera del tempo diverrà il delitto del catamarano, con notevole risonanza non solo nazionale, sarebbe accaduto il 10 giugno precedente, al largo di Pesaro, e i due avrebbero agito per rubare l'imbarcazione, denominata "Arx", lunga 12 metri, della Curina, per poter realizzare la loro fuga d'amore alle isole Baleari, tra Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera.

I due amanti si erano conosciuti due anni prima quando lui aveva compiuto un viaggio in Olanda da impiegato di una ditta con sede a Rotterdam e lei aveva deciso di lasciare la scuola e i genitori per seguirlo. Oltre questo movente, per la Beyer sarebbe entrata in gioco anche la gelosia. In una prima fase tenterà, spinta da De Cristofaro, di addossarsi totalmente la responsabilità dell'assassinio davanti ai giudici, ma poi la sua versione non verrà ritenuta affidabile dai magistrati e De Cristofaro confesserà di essere stato lui a far fuori la Curina, conosciuta il mese prima della partenza in catamarano da Pesaro.

I due amanti diabolici, altro nomignolo affibbiato alla coppia, verranno arrestati il 19 luglio in Tunisia, dove arriveranno sempre a bordo del catamarano dopo aver imbarcato l'olandese Pieter Groenendijk a Porto San Giorgio. De Cristofaro, soprannominato "il Rambo dei mari", il 5 giugno 1991, verrà condannato all’ergastolo dalla Corte di cassazione. La Beyer, invece, che era minorenne al momento del compimento dell'omicidio, il 17 dicembre 1988, verrà condannata a 6 anni e mezzo di reclusione dal tribunale dei minori di Ancona.

Il 6 luglio 2007 Filippo De Cristofaro fuggirà dal carcere milanese di Opera, ma verrà catturato ad Utrecht, estradato in Italia e riportato in cella. Il 21 aprile 2014 riuscirà ad evadere anche dal penitenziario di Porto Azzurro sull'Isola d'Elba. Verrà ripreso, il 20 maggio 2016, in Portogallo, vicino a Lisbona, non estradato e rimesso in libertà. E le sue tracce si perderanno. L'8 marzo 2017 l'amministrazione municipale di Pesaro, guidata dal sindaco Matteo Ricci, in collaborazione con la Capitaneria di porto della cittadina marchigiana, retta dal capitano di fregata Silvestro Girgenti, dedicherà il molo di levante alla memoria della Curina.