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28 giugno

28 Giugno 2025

Oggi, ma nel 2005, a Roma, Papa Benedetto XVI apriva ufficialmente il processo di beatificazione del suo predecessore, Giovanni Paolo II, che si concluderà con l’elevazione a beato l’1 maggio 2011, in piazza San Pietro, ed era la prima volta nella storia della Chiesa romana che si concludesse con una tale rapidità rispetto alla morte, avvenuta il 2 aprile precedente, a 85 anni, dopo 26 anni e 168 giorni di pontificato.

Mai, infatti, era accaduto nella secolare vicenda vaticana che il successore papalino si occupasse direttamente della causa di beatificazione di colui che avesse amministrato il magistero petrino prima di lui. Già il 19 dicembre 2009 era stato decretato, sempre dal tedesco Joseph Ratzinger, come venerabile. Il 27 aprile 2014, sempre in piazza San Pietro, verrà santificato dall’argentino d’origine italiana Jorge Mario Bergoglio/Francesco. La cerimonia di canonizzazione avverrà insieme a quella riguardante Giovanni XXIII.

Il Pontefice polacco veniva, già in vita, reputato dagli addetti ai lavori essere il più incisivo capo della cristianità del Novecento non solo per le sue modalità innovative di approcciarsi alle secolari problematiche della cristianità, ma anche per gli interventi cosiddetti moderni e lo stile di vita, soprattutto nella fase d’avvio della sua permanenza al vertice, fuori dal solco dell’abitudine imposta dalla Santa sede (nella foto, il Santo Padre in versione montana sulla Vedretta della Lobbia sull’Adamello, insieme all’alpinista e maestro di sci Lino Zani, tra l’altro amico personale dell’illustre ospite, gestore del vicino rifugio estivo “Ai caduti dell’Adamello”, a quota 3.040 metri, nell’immagine, proveniente proprio dall’archivio Zani, a corredo dell’articolo intitolato “Giovanni Paolo II e la montagna. 20 anni fa la scomparsa dell’Atleta di Dio”, scritto da Gian Luca Gasca e pubblicato, il 2 aprile 2025, sulla versione digitale de “Lo Scarpone”, mensile del Club alpino italiano).

Come miracolo, dei 251 segnalati come presunti, verrà riconosciuto soprattutto quello della completa guarigione da aneurisma con emorragia subaracnoidea di Floribeth Mora Díaz di San Josè di Costa Rica che richiederà l’intercessione proprio del carismatico religioso di Wadowice.