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30 novembre

Oggi, ma nel 1907, a Perugia, Francesco Buitoni, Leone Ascoli, Francesco Andreani e Annibale Spagnoli, con 100mila lire di capitale iniziale, rilevavano un laboratorio artigianale di pasticceria e creavano il laboratorio semi artigianale di confetti, con 15 dipendenti, destinato a diventare un’industria: La Società Perugina per la produzione di confetti.

Nell’estate 1915 l’intrapresa si trasferirà nella zona periferica di Fontivegge di Perugia, limitrofa alla stazione ferroviaria, nella fabbrica costruita sul terreno pagato 30mila lire. Entreranno in funzione la linea di produzione del cacao in polvere e le presse idrauliche per l’estrazione del burro di cacao. Il cacao Perugina in polvere, amaro e zuccherato, inteso come prodotto da vendere nelle scatolette, sia per fare la cioccolata calda da bere, secondo l'uso del tempo, che per preparare dolci casalinghi, nascerà nel 1917. Nel 1921 verrà registrato il brevetto della tavoletta di cioccolato Luisa, dal nome all’intuitiva Luisa Sargentini, moglie di Annibale Spagnoli, futura signora della moda femminile, con i filati di conigli d’Angora e poi, anche grazie al figlio Mario, col marchio d’abbigliamento e i negozi Luisa Spagnoli. E di Luisa Spagnoli sarà, nel 1922, l’idea di recuperare gli avanzi di lavorazione dei prodotti dolciari, come nocciole tritate e cioccolato fondente, per dar vita al Cazzotto.

Quello che Giovanni Buitoni rinominerà Bacio (nella foto, particolare, l’attrice Luisa Ranieri, nel ruolo di Luisa Spagnoli, con un Bacio nel palmo della mano, in una scena della fiction Rai, in due puntate, del 2016, “Luisa Spagnoli, la donna che anticipò la modernità”, del regista Lodovico Gasparini), destinato a divenire un’icona della pasticceria tricolore nel mondo. La confezione e l’inserimento dei cartigli all’interno saranno trovate del disegnatore Federico Seneca, direttore artistico dell’azienda negli anni '30, collaboratore per le campagne promozionali anche della Buitoni. Secondo una versione più romantica e popolare i messaggi d’amore inseriti nei nuovi cioccolatini dalla forma tozza, a ricordare le nocche della mano, altro non saranno che i biglietti scambiati in principio tra Luisa Spagnoli e il suo nuovo compagno, Giovanni Buitoni, figlio di Francesco. Nel 1923 la famiglia Buitoni acquisirà il controllo societario e ci sarà il passaggio in Società per azione. Nel 1929 Giovanni Buitoni, contemporaneamente presidente della Buitoni alimentari e amministratore delegato della Perugina, inventerà la prima scatola di cioccolatini di lusso già confezionata del Belpaese: il Grande assortimento Perugina.

Tra le innovazioni, nel 1925, arriverà la Banana Perugina, dal cuore tenero e la copertura di cioccolato fondente. Sarà motivata dalla difficile reperibilità del frutto, comunque dal prezzo eccessivamente elevato per la maggior parte degli italiani, nel mercato nazionale che risentirà delle restrizioni operate dal fascismo. Nel 1926 verrà messa in commercio un’altra pietra miliare della Perugina e più in generale della storia golosa d'Italia: la caramella Rossana. Verrà chiamata così in onore di Roxanne, la dama amata da Cyranò de Bergerac dello scrittore francese Edmond Rostand, e avrà il caratteristico ripieno alla crema di nocciole e mandorle racchiuso nel guscio duro.