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6 novembre

Oggi, ma nel 1942, ad El Alamein, in Egitto, durante la campagna del nord Africa, nella seconda guerra mondiale, alle 14.35, dopo combattimenti iniziati il 23 ottobre precedente, i resti della 185ª divisione Folgore del regio esercito italiano, ovvero 294 uomini, dei quali 32 ufficiali e 262 paracadutisti, di 6450 di partenza, si lasciavano catturare dagli inglesi della 44ª divisione fanteria.

Venivano presi dopo essere rimasti senza acqua né munizioni da una settimana, dopo due giorni di marcia nel deserto in fase di ripiegamento, dopo aver distrutto le loro armi. Si consegnavano senza alzare le braccia in segno di resa e senza sventolare la bandiera bianca. Tra questi vi era anche Santo Pelliccia, che diverrà uno dei simboli più noti del sacrificio e della tenacia dei ragazzi della Folgore. La sua storia verrà narrata da Francesco Fagnani, nel volume “El Alamein sabbia d'intorno roccia nel cuore. Dalle memorie di Santo Pelliccia, Divisione Folgore”, edito dalla casa editrice Menabò di Ortona, in provincia di Chieti, nel 2019. I superstiti (nella foto, particolare, una postazione controcarro della Folgore proprio ad El Alamein), che erano stati utilizzati come unità di fanteria leggera, erano paracadutisti che non avevano avuto alcuna possibilità di lanciarsi, ma che erano stati costretti a stare rintanati nelle buche della sabbia per agganciare mine magnetiche ai carri armati nemici che gli passavano sopra la testa.

Verranno considerati comunque degli eroi e riceveranno l’onore delle armi da parte dei britannici. Un riguardo militare di alto valore simbolico, consistente nel rendere omaggio al merito dei paracadutisti vinti, consentendo loro di sfilare tenendo la bandiera di guerra impennata davanti al contingente vincitore che gli presenterà le armi, in segno di massimo rispetto. I vertici inglesi, facenti capo al generale Bernard Law Montgomery, vorranno incontrare il generale Enrico Frattini, di Napoli, classe 1891, dall’1 marzo precedente comandante della Folgore, futura guida dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia che verrà fondata l’11 gennaio 1946. L’alto ufficiale verrà convocato per ricevere i complimenti inglesi per il comportamento avuto dalla divisione paracadutisti. Alla Folgore, inoltre, verrà conferita la medaglia d’oro al valor militare. S’infrangeva così il sogno del presidente del consiglio dei ministri Benito Mussolini di poter conquistare Alessandria d’Egitto.

La vicenda del massacro di El Alamein verrà rievocata anche nel film di guerra, girato dal regista Enzo Monteleone, nel 2002, intitolato “El Alamein. La linea del fuoco”, con la partecipazione degli attori Pierfrancesco Favino, Emilio Solfrizzi, Silvio Orlando, Giuseppe Cederna.