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6 settembre

6 Settembre 2025

Oggi, ma nel 2006, a Serravalle, nell’impianto sportivo della Repubblica di San Marino, davanti a 5mila spettatori, la nazionale tedesca batteva quella sammarinese 0-13 nella gara valida per la qualificazione nel girone D dell’europeo di calcio, del 7-29 giugno 2008, in programma in Austria e in Svizzera. Torneo che sarà vinto dalla compagine iberica proprio sconfiggendo in finale la rappresentativa della Germania nell'ultima giornata. Davanti all’arbitro turco Selçuk Dereli di Ankara, quella incassata dai sammarinesi il 6 settembre 2006 era la batosta peggiore della storia del pallone giocato sotto il Titano. Le 13 sfere infilate nella porta difesa da Aldo Junior Simoncini, estremo difensore tesserato nel San Marino di Acquaviva, della squadra allenata da Giampaolo Mazza scatenavano polemiche non solo a livello locale. Lagnanze internazionali proprio per la presenza delle minuscole compagini del football rispetto ad armate ben rodate e connotate da teste di serie di primissimo piano del panorama globale. Persino i trionfatori dal punteggio tennistico (nella foto, particolare, l’attaccante Lukas Podolski, proveniente dal Bayern Monaco, mentre mandava a segno uno dei quattro goal siglati nello storico confronto), guidati dal mister Joachim Löw, avevano da bofonchiare per il livello troppo dilettantistico degli avversari. Che tra l'altro, benché appartenenti alla singolare realtà sportiva nazionale, si trovavano pur sempre geograficamente immersi nel Belpaese: da sempre terra connotata dall'attenzione maniacale per il calcio in tutte le declinazioni. Dal 14 novembre 1990, data della prima sfida ufficiale disputata in casa dopo l’affiliazione alle federazioni calcistiche Uefa e Fifa, contro la selezione elvetica, terminata 0-4, nelle prove in vista dell’europeo del 10-26 giugno 1992 di Svezia, gli undici della Serenissima avevano avuto la meglio una sola volta. Era stato l’1-0, con rete del capitano Andy Selva, vero calciatore simbolo di San Marino, assestata su punizione, col Liechtenstein, altrettanto lillipuziana realtà del Vecchio continente, il 28 aprile 2004, sempre nello stadio "olimpico" di Serravalle, ma in amichevole. Prima di quella iconica vittoria c’era stato giusto il pareggio, 1-1, a Riga, contro la Lettonia, del 25 aprile 2001, con marcatura del difensore in divisa color cielo Nicola Albani, nel match valido per accedere al mondiale di Corea e Giappone del 31 maggio-30 giugno 2002.