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7 FEBBRAIO

Oggi, ma nel 1945, a Colonne, frazione di Cantalupo Ligure, in provincia di Alessandria, venivano rilasciati senza essere giustiziati 14 abitanti della zona, che erano stati presi come ostaggio, il 2 febbraio precedente, da soldati della 162ª Infanterie division “Turkestan” dell’esercito tedesco, composta prevalentemente da elementi di origine caucasica e turkmena, reclutati tra i prigionieri di guerra e tra i disertori dell’Armata rossa sovietica. I 14 civili, detenuti a Borghetto Borbera, che si muovevano nel contesto resistenziale piemontese, pur non essendo propriamente partigiani, riuscivano a non essere passati per le armi dai nazisti soprattutto grazie alle trattative portate avanti da don Luigi Bruno, prete coadiutore della parrocchia di Santa Caterina e cappellano della 58ª Brigata “Oreste” della divisione “Garibaldi”, “Cichero”.

I 14 scampati erano stati rastrellati nel giorno della battaglia di Cantalupo, del 2 febbraio, vinta dai componenti locali del Comitato di liberazione nazionale e che, tra l’altro, era costata la vita al russo Fedor Andrianovic Poletaev. Quest’ultimo, di 36 anni, originario di Rjiazan’, ex detenuto del campo di concentramento di Tortona, era componente del distaccamento partigiano “Nino Franchi”, della brigata “Pinan”.  Riceverà, oltre alla stella d’oro postuma di eroe dell’Unione Sovietica, la medaglia aurea al valor militare alla memoria (nella foto, particolare, la lapide nel cimitero di Cantalupo).

Sarà uno dei quattro partigiani sovietici a meritare tale massimo riconoscimento da parte del Belpaese. Gli altri tre saranno: Nicolaj Juianov, perito l’8 luglio ’44, a Castelnuovo dei Sabbioni di Cavriglia, in quel di Arezzo; Pore Mosulishvili, deceduto il 3 dicembre ’44, a Lesa di Novara; Daniil Varfolomeevic Avdeev, freddato l’11 novembre ’44, a San Francesco di Vito D’Asio, di Pordenone. Tutta la vicenda verrà raccontata nel volume di Gianluigi Pallavicini, intitolato “Un paese ricorda. Colonne di Cantalupo Ligure 2-7 febbraio 1945”, che sarà pubblicato da LeMani, di Recco di Genova, nel 2009.