PALLA AL CENTRO

Al mercato dei sogni tante chiacchiere, nessun colpo

Gennaio è alle spalle, uno dei mesi più brutti per gli allenatori di calcio per la finestra invernale di mercato. Piace ai tifosi, perché possono sognare, meno ai tecnici che devono gestire spogliatoi in fibrillazione durante il campionato. Ora basta chiacchiere, parola al campo.

Ad onor del vero, non è che sia cambiata più di tanto questa serie A. Praticamente nulla. Qualche dettaglio, nulla che possa spostare gli equilibri. Niente di più preventivabile dal momento che non ci sono soldi in circolazione. Tanto più che gli introiti dei diritti televisivi per il triennio 2018-2021 esistono solo sulla carta. Anzi, le previsioni sono al ribasso rispetto a quanto preventivato: quasi 1,1 miliardi di euro. Non ci sono soldi a tal punto che i club italiani non sono riusciti a strappare nemmeno una riserva del Barcellona, quel Deulofeu che aveva fatto bene nel Milan ed era stato inseguito nelle scorse settimane da Napoli e Roma. E’ andato al Watford, nella Premier League dove di soldi ce ne sono talmente tanti che spesso vengono gettati al vento. Basti pensare agli 85 milioni spesi dal Liverpool per il difensore olandese van Dijk. A chi tanto (pensate al Barcellona e ai 160 milioni spesi per Coutinho) e a chi niente. Vallo a dire ai tifosi della Roma che hanno trascorso il mese di gennaio con l’ansia di perdere Dzeko voluto dal Chelsea. Alla fine il bosniaco è rimasto, la società non ha preso un euro e la squadra ha perso quota in classifica dilaniata dalle voci di mercato. Solo danni per Di Francesco chiamato a gestire una piazza che vuole uno scudetto e una società che in questi anni ha lavorato solo per le plusvalenze.

Gennaio è il mese dell’Inter: negli ultimi anni i colpi del mercato invernale hanno fatto sognare i tifosi nerazzurri, ma si sono rivelati spesso inutili. Come dimenticare le folle all’aeroporto per accogliere Podolski e Shaqiri nel 2015? La speranza è che vada meglio con Lisandro Lopez e Rafinha. Alla Lazio è arrivato Caceres, ma l’aveva ipotecato già la scorsa estate. Il Napoli voleva Verdi che ha rifiutato, voleva Politano, ma il Sassuolo ha detto no. Gli sarebbe servito un rinforzo di qualità per allargare il ventaglio delle alternative nella corsa scudetto, ma De Laurentiis non si smuove dalla sua politica che negli anni lo ha portato a incassare milioni più che rimetterne. La Juve, come da copione, a gennaio non fa nulla. E quel poco lo che fa è mirato ad anticipare il lavoro di giugno, vedi alla voce Emre Can. Serie A a più velocità, in campo come sul mercato.

Serie A litigiosa e paralizzata, vedi la sceneggiata in corsa da mesi in Lega (per anni gestita da Galliani e Lotito che tra qualche mese si ritroveranno in parlamento col marchio di Forza Italia) che ha finito per condizionare anche la Figc costretta a passare nelle mani di un commissario. Il calcio è incapace di risolvere i suoi problemi e di riformarsi. Ora tutti sperano che Malagò abbia la bacchetta magica e la usi per far tornare a splendere il pallone italiano.