Foto dal sito del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise

ALTITUDINI

E' il tempo del letargo, ma per l'orso è "parziale"

Questo è il primo week-end dell’autunno 2020 che si tinge di rosso. Che ci fa stare in casa e uscire solo per necessità. Intanto sui monti c’è una spolverata di neve che scorgiamo dalle finestre o durante le brevi passeggiate concesse in Abruzzo. È il tempo del letargo per molti animali e dell’attesa per i semi che germineranno ancora. La natura si addormenta in attesa della nuova luce.

Il letargo è un fenomeno naturale affascinante: si tratta della capacità di adattamento sviluppata da alcune specie animali per sopravvivere al freddo invernale entrando in uno stato di torpore prolungato. Il letargo fa pensare ai nostri orsi marsicani che però, al contrario di ciò che si pensa, non sono animali che vanno in letargo totale perché sperimentano un letargo parziale.

A differenza della maggior parte delle specie animali che vanno in letargo, l’orso mantiene la sua temperatura corporea a valori tra i 32°C e i 35°C, molto vicino ai valori del periodo di attività.

Gli animali che vanno in un “vero letargo” sono piccoli mammiferi (<7-8 kg) che riducono il loro tasso metabolico di circa il 90% abbassando di molto la temperatura corporea; gli orsi, invece, subiscono solo un lieve letargo ipotermico (o dormienza), riducono il loro metabolismo solo del 20-50% e si risvegliano facilmente. Pur consumando circa 6000 Kcal al giorno, l’orso per tutta la durata del letargo non mangia, non beve, non urina e non defeca. Alcuni studi hanno mostrato che il grizzly usa il grasso corporeo come unica fonte di energia nel periodo di letargo. La digestione dei grassi produce una quantità di energia sufficiente a mantenere costante la temperatura corporea, ad attivare le biosintesi necessarie e a svolgere altre attività. La digestione dei grassi produce anche grandi quantità di acqua, che rimpiazza quella persa durante la respirazione. Inoltre, la demolizione dei grassi produce glicerolo, che viene convertito in glucosio. È stato stimato che l’orso americano durante il periodo di ibernazione perda circa 80 grammi di grasso al giorno. È proprio per questi motivi che gli orsi accumulano una enorme quantità di grasso prima dell’inverno.

Un orso adulto consuma circa 10.000 Kcal al giorno in primavera e in estate, ma all’arrivo dell’inverno in risposta a stimoli ormonali, mangia fino a 20 ore al giorno, assumendo anche più di 20.000 kcal, immagazzinandole sotto forma di grassi. Buon riposo agli animali, alle piante e ai nostri monti.