TURNO DI NOTTE

Il rischio di un mondo senza i Beatles

Ci sono cose di cui non riusciamo a immaginare l’assenza nella nostra vita. I Beatles e le loro canzoni ne sono un esempio. È difficile pensare a un mondo senza “Something” o “Yesterday”. È vero: c’è chi ci ha provato. Per esempio, il regista Danny Boyle che, l’anno scorso, ha girato un film intitolato proprio “Yesterday”, in cui il protagonista, un giorno, viene investito da un autobus e, al suo risveglio, scopre che nessuno, tranne lui, ha mai sentito parlare dei Beatles.

In realtà tutti noi abbiamo rischiato di vivere in un mondo senza la musica di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. Lo ha rivelato proprio Ringo, giorni fa, in un’intervista a Repubblica, in occasione dei suoi 80 anni: «A 19 anni ho cercato di emigrare in America, a Houston, alla ricerca del blues. Io e il mio amico John (Lennon, ndr) andammo all'ambasciata americana a Londra e compilammo moduli per avere permessi di lavoro in Usa. Ci chiedevano tante di quelle carte che ci siamo stufati e abbiamo stracciato tutto. E poco dopo diventammo i Beatles».

Ogni qual volta ascoltiamo una canzone dei Beatles, ricordiamoci di ringraziare la pedanteria di quell’impiegato dell’ambasciata. È anche merito suo se il mondo è meno brutto di quel che avrebbe potuto essere.

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