Rispettare le regole, quale che sia il mezzo usato

PESCARA - Premesso che sono dell'opinione che l'attenzione per i pedoni e per le bici, e più in generale per una mobilità sostenibile che ci renda la vita più facile e sana in una città a misura d'uomo e non di automobile, è decisamente scarsa ovunque, voglio spezzare qui una lancia in favore della legalità e del Codice della Strada. Non cito il comportamento insufficiente delle autorità urbane, Vigili Urbani in primis, nel far rispettare le
regole ai conducenti di veicoli e ai pedoni.

La bicicletta è definita dal Codice della Strada come "veicolo", e come tale obbliga il ciclista al pieno rispetto delle norme che regolano la circolazione. Nella categoria precedentemente composta solo dai veicoli con due o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare sono stati recentemente compresi anche i velocipedi a pedalata assistita con motore elettrico. Vero è che la bicicletta, diversamente da altri veicoli, può essere anche portata a mano: in questo caso, e solo in questo caso, i ciclisti appiedati sono assimilabili ai pedoni e pertanto non sono soggetti alle norme relative ai conducenti di veicoli. Sono ciclisti, e non pedoni, le persone in sella che procedono senza azionare i pedali, ma spingendosi con i piedi a terra. Il nuovo Codice della Strada prevede che due ciclisti (non di più) possono circolare affiancati solo nei centri abitati; fuori è consentito solo se uno di essi ha meno di dieci anni e procede alla destra dell'altro. È fatto obbligo di circolare sulle piste ciclabili, quando esistono, mentre l'attraversamento di una carreggiata sulle strisce pedonali obbliga il ciclista alla conduzione a mano solo in caso di traffico particolarmente intenso o, in generale, dove le circostanze lo richiedono. Quindi tutti i ciclisti che passano con il rosso, e sono quasi tutti, sono
passibili di multe così come lo sono i pedoni che passano con il semaforo a loro riservato rosso. Ma tanto in questo paese ormai allo sbando ignoriamo sia l'Educazione Civica che il Buon Senso, tanto più se Comune.

Filippo Catania, Pescarabici